da http://www.apodittico.com/recensioni/recensioni_art(3).htm
MILANO, Alcatraz, 7 aprile 1999: Gino Vannelli saluta
lItalia con
uno spettacolo emozionante. Se per i Toto e la DiFranco
avrei preferito altri locali, in questo caso esprimo la mia
totale soddisfazione: ottima lacustica, libertà di
movimento, godibilità di una serata. Conoscevo lartista
attraverso i suoi dischi, ma non pensavo che mi avrebbe
stupito ancora: quando si dice che cè del talento
Unatmosfera jazz ha dominato lintera esibizione, che
ha
celebrato il gusto raffinato di tutti i musicisti. Basso,
batteria, percussioni, fiati, tastiere e piano strizzavano
locchio alla splendida voce di Vannelli. Non solo
particolare, ma ben allenata, utilizzata davvero come uno
strumento. Perfetta armonia fra gli artisti, che
evidentemente sapevano gestire alla perfezione il tempo:
assoli questa volta raffinati, non troppo invadenti. Forse
è questione di gusto: a qualcuno piacciono le donne da
spogliare con gli occhi (senza troppo sforzo), a
qualcunaltro la femminilità. Francois DAmours è
stato a
mio avviso uno dei punti di riferimento dello show,
suonando lodevolmente sax soprano, contralto, tenore e
flauto traverso.