RIVISTA MUSICALE  CIAO 2001         Dicembre   1984

                                                     intervista  di Maria Laura Giulietti  a
                                                               Joe  e  Gino Vannelli

                               CON  <<BLACK CARS >> GINO VANNELLI ABBANDONA
                               IN PARTE LA FUSION MORBIDA E ROMANTICA CHE LO
                               CARATTERIZZAVA . I RISULTATI ? BUONI ,MA LASCIAMO
                               CHE SIA GINO A RACCONTARCI QUALCOSA DEL DISCO,
                               DELLA SUA VITA E DELLA SUA MUSICA .

  ROMA . Gino Vannelli  è arrivato a Roma . Con un volo durato quasi venti ore (a New York c'era la neve
  e non si poteva nè atterrare nè ripartire )si è fatto la sua  trasvolata con grande diligenza e appena arrivato
  non si è sottratto ad una cena  con la  sottoscritta . Con   lui il fratello Joe ,vero braccio destro di Gino
  assieme all'altro Vannelli ,Ross (che poi sta per Rossano ),assente, comunque altrettanto prezioso .
  Una vera famiglia Italiana . Nonni di Campobasso e qualche ricordo sbiadito che viene riciclato da un
  dialetto incomprensibile parlato dai genitori.Tutto il resto è una vita canadese e una attività non sempre
  frenetica  a Los Angeles . Joe e Gino sono sulla stessa lunghezza d'onda . Più tecnico il primo ,tastierista
  di grande gusto ,attento alle nuove creature tecnologiche; più emotivo il secondo ,una gran voglia di tornare
  a suonare dal vivo ,ama il suo lavoro come pochi artisti che ho avuto modo di conoscere personalmente,
  spinto quasi da una frenesia interiore. Ma insieme sono davvero una sola cosa ,come raramente accade.
  E proprio in questo momento è  possibile   notarlo.   Gino ha realizzato il suo nuovo album con intenzioni
  completamente diverse dai precedenti lavori. Lasciato alle spalle un repertorio più melodico e raffinato,
  quasi una fusion molto legata al pop,Gino si è diretto nei meandri del rock con grande attenzione a ritmiche
  sostenute e grintose .Una esigenza o una necessità ? Naturalmente questa è stata la prima domanda digerita
  tra un primo e un secondo e sottolineata dall'apparizione dei mitici spaghetti all'Amatriciana che lo hanno
  davvero colpito al cuore (o allo stomaco ?). Andare Avanti  << Nè un'esigenza e neppure una necessità -
  risponde Gino-in realtà per un artista è importante andare avanti .Negli Ultimi cinque anni non ho fatto delle  tournée. E negli ultimi tre non ho registrato dischi .Avevo problemi personali .Cercavo dentro di me.Dunque  tutto è nato dalla mia voglia e dalla mia curiosità .Ad un certo punto ho pensato che andare avanti per la stessa  strada sarebbe stata una gran comodità .Poi ho reagito e mi sono messo in testa di trovare un altro tipo di traguardo ,che credo di aver trovato>> Parla lentamente e sembra attento a non
esprimere concetti alla rinfusa .Vuole essere sufficientemente chiaro per non trovarsi frainteso.
-- Lavorando con un team molto intimo come quello che hai costruito assieme ai tuoi fratelli Joe e Ross è
  stato facile trovare una nuova strada che vi facesse trovare daccordo tutti quanti ?<<Spesso penso di essere
 fortunato . E anche questa volta è andata così :siamo uniti ,siamo felici di poter fare questo lavoro.
 Anche non dicendolo esplicitamente ci siamo trovati ad imboccare la stessa via e a trovarci nuovamente
 concordi.>> L'album in questione che ,incredibile ma vero,è stato pubblicato prima in Europa e poi in America,
 si intitola " BLACK CARS" ed è una spinta in avanti parecchio sostenuta .  Più moderno nell'impianto delle
 canzoni ,più spregiudicato nelle ritmiche,meno conciliante con certe aperture melodiche che hanno sempre
 contraddistinto i suoi lavori passati.Anche i migliori. Anche il suo momento più fortunato ,quel " BROTHER
 TO BROTHER " che gli ha portato tanta fama .<<E' strano ,ma la lavorazione di quel disco è stata molto
 difficoltosa . Io non ero granchè soddisfatto ,alcune canzoni mi piacevano molto,ma avevo dubbi.Poi
 quando è stato pubblicato si è rivelato il mio album di maggior successo . E' davvero incredibile quando
 accadono questo tipo di cose .Scrivi una canzone e lo fai con una tua speciale predisposizione , poi  la
 registri e la dai alla gente e diventa loro per sempre ,sia che piaccia o che venga detestata.>>
 E dell'album "NIGHTWALKER" quello dell'81,cosa ne pensi ora ? <<Mi piace ,lo amo molto ,anche se fin
 da allora mi chidevo quale sarebbe stata la mia strada futura.E' per questo che ho preso del tempo solo
  per me.Per poter pensare. >>In quell'album c'era un gioiello ,"Santa Rosa".Forse era un segnale?
  <<Amo molto quella canzone ,ci sono legato e la rifarei alla stessa maniera >> Il tuo nuovo Album
 coincide anche con il cambio di casa discografica . E' stato importante lasciare alle spalle anche i collaboratori
 di allora?<<La mia precedente casa discografica non si occupava granchè del mio lavoro .Spesso mi sentivo  solo, senza direzioni. Oggi sono molto felice perchè mi sembra che i nuovi discografici credano
 parecchio in me ,nella mia musica . >>--La prima volta che ho ascoltato  Black cars ho pensato che il
cambiamento soprattutto in certi brani ,fosse stato troppo repentino.Poi ho cominciato ad entrare nell'atmosfera
più dura e concreta che tu difficilmente avevi proposto nei vecchi lavori .Cosa pensi che diranno i tuoi fans ?
Quale è stata la loro reazione -<<Per ora è uscito solo in Francia, dove è stato ben accolto,e in Italia. Ma in
America lo aspettano parecchio e mi hanno detto che alcuni lo hanno già comperato d'importazione. E' un
buon segno ,no ?>> - Joe ,da buon tastierista innamorato dei nuovi strumenti dalle grandi possibiltà ,si avventura in una discussione relativa all'impiego di tali macchine per raggiungere una concreta soddisfazione
del lavoro stesso . Joe -<<Strumenti come il DX1 o il Fairlight permettono all'autore di non dover fare
mille tentativi con mille strumentisti sulla risoluzione di un solo o di una parte strumentale . Devi soltanto
lavorare con la fantasia e cercare i suoni che più ti piacciono .Tutto diventa più facile. E' come un sogno
che si avvera .Insomma ,tramutare in realtà un'idea che dovevi sempre filtrare tramite un'altra persona...
Gino-Un sogno per alcuni e un'incubo per altri... Certo ,molti musicisti ora sono a spasso proprio per
queste nuove situazioni, ma è anche vero che quando un disco viene pubblicato si può realmente ascoltare
quello che l'artista voleva fare..>> -Avvisaglie di futuro- Il discorso va avanti sulle diverse posizioni rispetto
all'argomento . Il Kurtzwail ,tastiera che riproduce fedelmente moltissimi suoni (impressionante è quello del
piano acustico),il PPG,il Fairlight,sono i mezzi ideali per poter realizzare dal vivo quei suoni che altrimenti
sarebbe impossibile trasportare dal disco allo spettacolo . Gino è particolarmente sensibile alla questione .
E' un animale da spettacolo,lo si capisce subito .In estate comincerà il suo tour americano e quasi sicuramente
verrà in Europa ,Italia compresa .Chiede quali sono i posti migliori .Non gli spazi enormi ,ma i teatri e le tende
dove è possibile curare l'acustica ,proporre se stesso e la propria musica al meglio.-<Il palcoscenico mi manca
molto,mi manca la gente .Non vedo l'ora di poter tornare a metterci i piedi sopra. Anche in Italia .E' il paese
della mia famiglia e sento molto questa sensazione di essere quasi a casa.Vorrei suonare qui , vedere le reazioni del pubblico .Qualche volta questo lavoro è molto stancante ,ma non potrei farne a meno . I viaggi
lunghi ,le trasmissioni televisive ,le interviste.Beh ,tutto questo non mi pesa realmente .Non credo che fare
l'artista al di fuori del mondo sia una buona cosa ,lo considero una paranoia .>- Non pensi mai di poter fare
qualcosa d'altro? -<Sì mi piacerebbe tentare nuove strade...>-Fare l'attore.... Sì (ride),perchè no .  Amo il
cinema .- Faresti una colonna sonora ? - Oh ,sì mi piacerebbe avere un'occasione , anche se finora non si è
presentata .Amo i film di un certo tipo ,non roboanti alla Spielberg o tipicamente estetici alla Coppola ,ma
qualcosa di realmente profondo ,senza però finire nei film d'essai che sono , alla fin fine , un pò noiosi,
pesanti . Oggi viviamo un'esistenza abbastanza superficiale , non abbiamo emozioni che ci fanno pensare .
Ecco perchè il cinema e la musica , dovrebbero essere di aiuto .Non voglio essere nostalgico , non mi importa niente di quello che ho lasciato alle spalle , ma mi manca qualcosa di serio .  In America è così,
i ragazzi sono soli . Reagan fa la sua politica dei ricchi, ma finisce con l'abbacinare un pò tutti. In realtà
forse soltanto noi trentenni siamo rimasti a credere in certe cose . - I Mostri Sacri - Anche nella musica
i mostri sacri di una volta hanno finito con l'essere mangiati dal proprio egocentrismo e dall'industria, e i nuovi
artisti  emergenti  stanno  solo in superficie ,  indovinano un disco e , molto spesso ,scompaiono. Tu in che posizione ti trovi, umanamente? -<Vorrei saperlo ,amo la musica ,amo questo lavoro ,  ma amo anche preoccuparmi   di quello che  succede. Ho  paura  della  guerra ,ho  paura che gli esseri umani stiano prendendo  alla leggera un sacco di cose . E spesso sono spaventato .>- Ami la musica di Joni Mitchell ?
La direzione che lei ha scelto ? -<Sicuro, è tra le migliori, tra le più dotate di sensibilità . E' appunto la
differenza tra coloro che hanno deciso di smettere e ritirarsi a casa e quelli che considerano sempre
l'ipotesi di  andare avanti.   E  comunque di pubblicare il disco soltanto quando sono sicuri di non fare
idiozie . Come Stevie Wonder , che adoro. -Recentemente hai lavorato al video di Blak cars. Lo hai realizzato
soltanto per farne un uso promozionale o eri coinvolto nell'idea di sfruttare questo veicolo per certi versi,
artistico ? -<Ho fatto questo video con la voglia di provarci anch'io .Oggi è abbastanza difficile porsi
nella maniera corretta rispetto a questo mezzo di comunicazione .E' inutile negare che abbia un valore
promozionale. Puoi mandarlo ovunque senza tanti problemi ed eccessive spese, ma io ho  voluto comunque
tentare un approccio .Ho voluto  che  fosse molto semplice , lineare , non di quelle storie melense che si
vedono e neppure un prodotto fantascientifico che fa concorrenza ai films. Ho lavorato tre giorni e tre
notti , ho dormito pochissimo proprio per potermici dedicare attivamente , ma non lo considero come un
modo di grande espressione artistica . Deve essere sempre la canzone ad avere una priorità. Non sono
un attore o qualcosa del genere ,sono un cantante , un musicista ..>-Nei concerti del 76/77, gli unici tuoi
che io abbia visto , preferivi essere al centro del palco e non suonavi nessuno strumento. Qual è lo strumento
col quale componi?-< Soprattutto il pianoforte. Però mi sento un cantante .In questa maniera mi esprimo
con maggiore piacere , anche se stò concentrato sulla mia voce , sull'intonazione cerco comunque di dare
una direzione ai musicisti che sono con me :cerco di tenere conto di molte cose assieme...>- Quindi per te
è come essere rinato ? <Più o meno è così che mi sento. Ti faccio una confessione : ho già pronti i nuovi brani per il prossimo album. Tutti molto belli ,perchè mi hanno trovato più sicuro . Non vedo l'ora di
tornare in sala...> - Ci vuole un bel fisico per sopportare tutto questo . Ora la promozione ,poi il tour mondiale
poi di nuovo in sala - <Sì ma è importante avere rispetto per se stessi ed io non amo la categoria degli artisti
folli. Sento di essere abbastanza coscienzioso..>.
E davvero non potrebbe esserlo di più: Gino   non   beve ,non fuma ,e non ama le droghe. Però canta il
Rock'n'roll. Eccome.

Maria Laura Giulietti