Rivista Musicale  CIAO 2001  Dicembre 1984
 

                                                                       Sinatra'80  ?         

          di  Luca Damiani

      Gino Vannelli è nato a Montreal, in Canada , da genitori di origine pugliese. Il Canada  è una delle terre
      del vastissimo territorio anglofono ,che ha dato i natali a numerosi talenti musicali . Joni Mitchell e
       Neil Young per citarne tra i più celebri ; Robert Charlesbois tra i meno noti; Oscar Peterson nel jazz.
       Inevitabilmente il Canada è suddito culturale degli Stati Uniti e quindi anche il giovane Gino , come
       tutti quelli che vogliono sfuggire alla provincialità della periferia dell'impero ,ha dovuto trasferirsi
       nella West coast ,a Los Angeles .In una intervista raccolta dal nostro William Donati ,cinque anni fa
       a  proposito dell'emarginazione ,Vannelli ha detto :- Un artista deve avere il coraggio di fuggire dal
       paesello natio e andare dove le cose succedono ...e meglio fare il cretino a Hollywood che il genio
       ad  Oklaoma- Genio a Montreal e sicuramente non cretino a Los Angeles ,se Herb Alpert , uno  dei
       responsabili della A&M,decise di pubblicare immediatamente il materiale di Vannelli,e di suo fratello.
       Quello dei fratelli è una caratteristica delle opere di Gino accanto a lui fino dagli esordi è stato Joe,
       valentissimo tastierista , al quale in seguito si è aggiunto Ross.Il tutto seguendo il modello del giovane
       italo-americano  bello, un pò macho, cattolico e indissolubilmente legato  alla   famiglia .  Su questi
       argomenti nell'intervista sopra citata Vannelli ha intelligentemente detto -...non posso negare di cercare
       la donna ,come tutti gli uomini fanno . Però lo scopo principale della mia vita è la musica ...siamo
       molto uniti tra noi parenti.Dev'essere il retaggio italiano che ci scorre nel sangue... - Così Gino
       Vannelli entra nel mondo del musical business con la paterna supervisione del trombettista Herb Alpert.
       Il primo disco è del 1973;-Crazy Life - non riesce a sfondare forse perchè troppo raffinato, in bilico
       tra il jazz e il rock ,con delle citazioni sinfoniche . Ricordiamo che allora la scena era ancora dominata
       da Crosby, Stills&Nash e  dai  gruppi di  rock  psichedelico come i Jefferson e i Greatful Dead. L'anno
       seguente Gino Vannelli torna in sala d'incisione con Herb Alpert e pubblica -Powerful People- che
       ottiene una nomination per il Grammy Awards ,una sorta di Oscar della canzone .  Nel 1975 altro  L.P.
       -Storm at Sunup- dove oltre agli immancabili Herb Alpert e Joe Vannelli compaiono musicisti del
       calibro di Sergio Pastora alle percussioni e Don Bailey all'armonica . Nel 1976 -Gist of the Gemini-
        e nel 1977 -A Pauper in Paradise-dove il sinfonismo che lo aveva caratterizzato fino dalle prime prove
        trova nella Royal Philarmonic Orchestra il mezzo espressivo più appropriato. Finalmente nel 1978
        l'album -Brother to Brother-(Da fratello a fratello!) ottiene il meritato successo e Vannelli guadagna
        il primo disco di platino con -I Just Wanna stop- che ironicamente significa -Vorrei solo fermarmi-.
        Effettivamente Vannelli si ferma  qualche  anno   e   dopo  questa   ponderazione e il cambio di casa
        discografica (lascia la A&M e firma con la Arista ), esce NightWalker; siamo nel 1981 ha bisogno
        di una nuova pausa per concepire il suo album migliore : quel Black Cars che sta scalando le classifiche
        internazionali e che porterà Gino Vannelli nell'olimpo delle celebrità proprio come gli avevano predetto
        molti anni fa : diventare il Frank Sinatra degli anni  ' 80.
                                                                                                                                        Luca Damiani