Oltre due ore di trascinante concerto soul-jazz al Perla di Nuova
Gorizia
Il grande Gino Vannelli fa bingo
NUOVA - GORIZIA La vocalità potentissima, malleabile e
ricca di sfumature del Nightwalker Gino Vannelli ha fatto
laltra sera, è il caso di scriverlo, bingo nel cuore e nei
sensi di centinaia di appassionati di jazz e soul che hanno
gremito in ogni ordine di posto leuforica Arena
dellHit Casinò Perla: accompagnato da un supergruppo
francese (di fatto i ben noti e apprezzati Uzeb), the voice di
Montreal ha dimostrato, in uno dei concerti (due ore e venti in
crescendo di emozioni) più trascinanti e completi da noi
ascoltati negli ultimi dieci anni, di essere un compositore,
arrangiatore e interprete camaleontico, a suo modo
direttore dorchestra dalle intuizioni
davisiane.
Nellarte di Vannelli il soul, il jazz e anche la tradizione
melodica del melodramma (sia pure vissuta e trasfigurata con
attualità) sono le coordinate sulle quale lartista agisce
al di sopra dei generi musicali e al contempo comprendendoli
tutti, fuori da ogni moda: la musica dal vivo di Gino & banda
è assolutamente imprevedibile attimo dopo attimo. Il repertorio
ha spaziato da Crazy life del 73 (tratta dallomonimo
primo album) a brani dal più recente Slow love del 98;
tutti i pezzi sono stati da Vannelli modificati e resi, a volte,
quasi irriconoscibili (è il caso del pop-hit dell85 Black
cars che è divenuto una stranita ballad funky-jazz).
Limprevedibilità ha un ruolo fondamentale nella creazione
live del canadese, anche front-man capace di riempire con classe
la scena: lartista dipana nota dopo nota il suo thriller
musicale che, dopo due ore abbondanti di ascolto attento, risulta
pienamente appagante.
Vannelli, come grandi jazzman quali Mark Murphy, il compianto Mel
Tormè e il Sinatra del periodo Capitol, ha un dominio assoluto
della voce e delle composizioni (tutte originali): le sue corde
vocali riescono, in un gioco di simbiosi con lanimo, a
esprimere ogni sfumatura. La musica di Gino è jazz puro, usato
in composizioni che perdono una parte delle connotazioni
originali nella forma per assumerne altre: Amores sin ombras dal
suo ultimo cd, per esempio, cantata in spagnolo, è divenuta una
sorta di motivo etno-jazz mediorientale perdendo loriginale
atmosfera un po tanghèra, ma mantenendo intatto il pathos.
Hanno giostrato con Gino in questa data proposta dalla Hit (e in
tournée europea da Live tour di Milano) fior di musicisti: Alain
Caron, eccellente al basso sei corde, David Goldblatt al piano,
Marco Luciani tessitore datmosfere alle tastiere, Paul
Brochu potente e raffinato alla batteria, Luc Boivin scatenato
alle percussioni e Francois DAmours eclettico ai sax
tenore, alto e soprano nonché al flauto in stile
kirkiano.
I nostri brani preferiti nel prestigioso mazzo di soli assi
offerto da Gino & band? Beh, certamente Walter Whitman where
are you (da Yonder tree del 95), con il falsetto pieno di
Gino (che sugli acuti ha dovuto stare molto lontano dal
microfono) a mo di armonica a bocca, Persona non grata, le
totali rivisitazioni di People gotta move, Living inside myself
(con assolo di batteria) e Brother to brother, nonché
lestremo bis I dont wanna stop (con coro
dellaudience). Attendiamo di ascoltare prossimamente, su un
cd dello svedese Niels Landoke, Vannelli produttore e ospite
vocale nella nuova canzone Parole per mio padre (dedicata da Gino
al compianto genitore musicista, con testo italiano di Pino
Daniele). Il 15 settembre, inoltre, Vannelli sarà ospite da
Napoli (in diretta tv) di uno spettacolo musicale di Gigi
DAlessio: giganti come laffabile canadese sono grandi
in qualsiasi contesto.
Giuliano Almerigogna
Da MESSAGGERO VENETO DEL 19 AGOSTO 2000
Pagina Cultura e Spettacoli