2 APRILE 2009  
 
 
 

Varapodio/Perplessità sulla prevista fusione all'interno del Partito della Libertà

Azione Giovani pronta a dar vita a un nuovo circolo locale

Sorrenti, Spanò, Vinaccia, Cascarano, Siclari

 Vincenzo Vaticano


VARAPODIO -  Il recente congresso che ha sancito la nascita del Popolo della Libertà e, più precisamente, la sesta norma transitoria dello Statuto che prevede la fusione (entro un anno) delle organizzazioni giovanili di An e Fi, è stato il tema di un convegno organizzato da Azione Giovani su iniziativa di Eleonora Vinaccia, consigliere comunale ed esponente del partito di Fini. Un convegno, organizzato anche in vista della costituzione, in loco, del circolo di Azione Giovani per garantire anche nel comprensorio tirrenico pre aspromontano la presenza del gruppo giovanile legato ad An. Ad introdurre i lavori – presso la sala consiliare del Comune – è stata la stessa Vinaccia che, dopo i saluti e una breve relazione ha presentato gli ospiti intervenuti: Francesco Spanò, Paolo Sorrenti e Vittorio Siclari (rispettivamente presidente, vice presidente e dirigente provinciale di Ag); Marco Cascarano (presidente giovani amministratori piccoli comuni dell’Anci). << Non siamo qui per celebrare il funerale della nostra organizzazione giovanile – ha detto Spanò – poiché non è scontato che a breve o a medio termine ci sia la fusione tra i movimenti giovanili di An e Fi >>. Dopo aver elencato alcuni principi ed alcune condizioni imprescindibili perché tale fusione avvenga, il presidente di Ag ha continuato dicendo che, comunque, << sarà una cabina di regia fra i movimenti di Ag e Fi a decidere l’eventuale costituzione di un soggetto politico comune>>. Meno possibilista su tale eventualità si è dichiarato Paolo Sorrenti secondo cui la fusione dei movimenti giovanili non è assolutamente necessaria. Se ciò avvenisse sarebbe pronto a dimettersi. << Io - ha aggiunto - rivendico le nostre origini radicate in altri precedenti movimenti quali il Fronte della Gioventù e il Fuan (movimento universitario, ndc) e la nostra storia caratterizzata da lotte ideologiche e sacrifici anche estremi>>. Tra i tanti argomenti discussi anche le dichiarazioni del leader nazionale di Ag nonché ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, la quale in sede di congresso del Pdl ha tracciato gli aspetti che dovrebbero caratterizzare il movimento giovanile del partito: <<Un movimento non indipendente, ma tanto autonomo da eleggere dal basso i propri dirigenti; un movimento tanto libero da poter rappresentare un laboratorio politico e culturale, costruire sintesi, produrre avanguardie, e tanto forte da poter rappresentare il luogo privilegiato dal quale attingere per la futura classe dirigente”. L’ultima considerazione comune espressa dai relatori è stata quella che i movimenti giovanili rappresentano una fucina di idee e non serbatoi di voti.

 
 

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