02 GIUGNO 1999    21:49:38 
 
 
Varapodio / Discusso in un convegno nella Fiera agrumaria
Il futuro dell'agricoltura


Vincenzo Vaticano

VARAPODIO – Organizzato dall'Amministrazione comunale, si è tenuto a Varapodio, nei locali della «Fiera Agrumaria», il convegno dibattito dal tema «Agricoltura nella Piana, quale futuro?». Ha presieduto e coordinato i lavori il sindaco di Varapodio dott. Orlando Fazzolari mentre l'introduzione è stata curata dal dott. Franco Arillotta, direttore del mensile «Progetto agricoltura Calabria». In qualità di relatori sono intervenuti: l'assessore provinciale all'Agricoltura Gullì, il consigliere regionale Gargano e il presidente dell'Unocoa Carmelo Vazzana. Presenti in sala, inoltre, alcuni sindaci della Piana (Tripodi, Lavorato, Morano), rappresentanti sindacali e membri del comitato agricoltori di Varapodio e Polistena. Il dott. Arillotta, nella sua introduzione ha tracciato, con un succinto excursus, le caratteristiche fisiche e geomorfologiche della Piana di Gioia Tauro, soffermandosi ad analizzare i tipi di conduzioni e le colture agricole e le connessioni esistenti tra quest'ultime e la crisi perenne in cui versano gli agricoltori di attrezzarsi per competere sui mercati con prodotti di qualità nel momento in cui verranno inevitabilmente meno gli aiuti comunitari. L'assessore provinciale Gullì ha voluto sottolineare, soprattutto, la novità rappresentata dall'emanazione della delega alla Provincia da parte della Regione in materia di agricoltura illustrando di conseguenza le nuove competenze e i campi d'intervento dell'assessorato provinciale all'agricoltura. Tuttavia ed è questa la nota dolente per gli agricoltori, quello che è emerso in maniera ineluttabile dalla discussione e dai vari interventi, divenendo subito il «leit motiv» dei lavori, è la notizia che anche per la corrente annata agrumaria, così come era successo l'anno scorso, è prevista una sensibile riduzione del prezzo delle arance conferite per la trasformazione (circa cento lire in meno al chilo) a causa dello «splafonamento» già accertato nella produzione. Secondo il sindaco di Rosarno, Lavorato, ciò è la conseguenza del mancato rispetto degli accordi sottoscritti a febbraio a Roma che prevedevano, tra l'altro, un prezzo minimo garantito delle arance conferite all'industria l'istituzione del catasto agrumicolo e una serie di controlli per evitare l'appropriamento dei contributi comunitari, da parte di chi, con vere truffe e senza averne diritto, concorre a determinare le pesanti penalizzazioni per tutta la categoria. E, oltre che per gli agrumicoltori, le cose pare non vadano bene neanche per gli olivicoltori. Nel corso dei lavori, infatti, sia il sindaco che il presidente dell'Unocoa Vazzana hanno avuto modo di illustrare come nella prossima campagna olivicola tutti gli operatori del settore, frantoiani in prima fila, saranno impossibilitati a svolgere la loro attività in quanto nessuno di loro è nelle condizioni di adeguare le strutture produttive alla rigida e onerosa normativa comunitaria.

 
 

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