2 AGOSTO 2009  
 
 
 

Varapodio/ Martedi sindaci in conferenza stampa per denunciare le inadempienze

Eventi alluvionali, niente fondi ai Comuni ?

Una delle tante riunioni in Comune per discutere sui danni del maltempo di dicembre e gennaio

 Vincenzo Vaticano


VARAPODIO -  Martedì prossimo, nel Palazzo municipale, i sindaci della Piana di Gioia terranno una conferenza stampa per esternare una formale protesta contro Governo e Regione, legata agli interventi sul territorio. «Le alluvioni del dicembre 2008 e gennaio 2009 hanno messo a dura prova la già precaria situazione idrogeologica del territorio calabrese. Tuttavia, anche se ridotta a brandelli, con l'impegno totale di tutti gli amministratori locali si è riusciti ad arginare una delle peggiori catastrofi naturali degli ultimi decenni». È questo l'inizio della lettera che il vice sindaco Orlando Fazzolari ha inviato a prefetto, sottosegretario alla Protezione civile, presidente della Giunta regionale e alla stampa per denunciare con forza le gravi inadempienze che sarebbero in capo al governo centrale e regionale, nonostante i precisi impegni assunti durante e dopo il verificarsi di tali eventi devastanti. A distanza di 6 mesi dall'esecuzione dei lavori, secondo quanto scrive Fazzolari, alle amministrazioni locali non è stato corrisposto nemmeno un euro, con la conseguenza che le ditte che si sono assunte l'onere di ricostruire il territorio disastrato sono sull'orlo del precipizio, con grave ripercussione anche sui loro dipendenti che lamentano la mancata corresponsione di parecchi mesi di stipendi arretrati. Una ricostruzione che – evidenzia il vice sindaco di Varapodio – era stata addirittura "imposta" ai sindaci soprattutto dal sottosegretario Bertolaso, pena la possibile denuncia per omissione in atti d'ufficio in considerazione del fatto che la calamità era stata dichiarata dalla Regione Calabria e approvata con decreto dal governo centrale.  «Di fronte a tale situazione – viene fatto presente nella lettera – ogni amministratore si è sentito rafforzato, anche perché oltre alle somme stanziate c'era il supporto normativo che consentiva di derogare alle procedure ordinarie e quindi immediatamente è partita la ricostruzione dei luoghi disastrati. Ogni amministratore oltre al proprio impegno ha messo dentro anche la faccia, perché le ditte che hanno assunto l'impegno di realizzare le opere lo hanno fatto solo dietro garanzia dell'Amministratore locale».

 

 
 

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