03 MAGGIO 2001  
 
Varapodio / Filocamo sulla megastruttura della Piana
«L'ospedale si farà»
L'assessore regionale alla Sanità fa chiarezza


 Vincenzo Vaticano


 VARAPODIO – Anche se importante, doveva essere «solo» un semplice e normale appuntamento tra politici e autorità varie per procedere all'inaugurazione dei locali che, a Varapodio, ospiteranno dal 1. maggio la guardia medica notturna e festiva, ripristinata dopo molti anni di sospensione del collegato servizio, ritenuto, indubbiamente, di grande interesse pubblico. Che non fosse la solita riunione di prammatica, tuttavia, lo si è subito capito notando la composizione del tavolo dei lavori dove, oltre al sindaco Orlando Fazzolari, risultavano presenti ospiti come l'on. Angela Napoli, il dott. Pieri, direttore generale dell'Asl. n. 10 di Palmi, il dott. Zampogna in rappresentanza dell'Ordine dei medici, la dott. Rossi, funzionaria regionale, e, «dulcis in fundu», l'on. Filocamo, assessore regionale alla Sanità. Importanti, quindi, gli ospiti intervenuti, ma importante soprattutto quello che, in forma inedita e ufficiale, è emerso dalle dichiarazioni dell'assessore Filocamo il quale, discutendo del futuro assetto sanitario generale da dare agli oltre trecentomila abitanti della Piana di Gioia Tauro, ha pronunciato, quasi a sorpresa e senza mezzi termini, l'irrinunciabile determinazione di realizzare nel breve periodo il tanto auspicato ospedale unico della Piana, considerato ormai necessario se non addirittura indispensabile. Una megastruttura autonoma e autosufficiente, ha aggiunto, idonea ad assicurare all'utenza ogni forma di assistenza medica generica e specialistica e dotata delle attrezzature più sofisticate, da acquisire attraverso la concentrazione delle risorse finanziarie disponibili, altrimenti disperse a causa della frammentazione di nosocomi presenti sul territorio. Una struttura, in definitiva, che dovrebbe contribuire sensibilmente ad eliminare i mali di cui soffre la sanità del comprensorio, ma che, soprattutto, dovrebbe consentire ai residenti di potersi curare efficacemente in loco evitando i disagi e gli inconvenienti di una «emigrazione» verso i soliti ospedali, magari del nord, sicuramente più attrezzati. Ovviamente, l'autorevole presa di posizione che il massimo organo della sanità calabrese ha voluto assumere ed esternare proprio a Varapodio, per porre fine, verosimilmente, alla controversa e dibattuta vicenda relativa alla nascita, o meno, dell'importante complesso sanitario, ha riscosso il consenso dei presenti alla manifestazione, molti dei quali medici, che a vario titolo l'hanno evidenziato nel corso del dibattito. Entusiastico, a dir poco, è stato il commento del direttore generale dell'Asl di Palmi Pieri che, a supporto di quanto dichiarato dall'assessore Filocamo, ha assicurato l'immediata mobilitazione dell'apparato dell'Asl da lui diretta per predisporre tutti gli atti occorrenti nella fattispecie a far «partire» l'iter burocratico, con particolare riferimento alle schede tecniche dettagliate di fattibilità dell'opera. Dello stesso tenore è stato l'intervento del dott. Calogero responsabile del servizio 118 di tutta l'Asl 10. Il sindaco di Varapodio, che si era già pronunciato favorevolmente su tale realizzazione in seno alla conferenza dei sindaci, ha dichiarato, da parte sua, che il Comune da lui amministrato sarà il primo azionista della futura struttura sanitaria. Che, è il caso di rilevare, dovrebbe sorgere in una delle tante aree disponibili della vasta Piana, soprattutto nel tratto Amato-Gioia Tauro.

 

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