3 LUGLIO 2012  
 
 
 


Oppido/Duro attacco del portavoce del gruppo "Arcobaleno"

Duro affondo di Rugolo: << Il sindaco non conta più su una maggioranza>>

Giuseppe Rugolo


Vincenzo Vaticano 


OPPIDO MAMERTINA – << Volendo evitare ogni elemento di turbativa, abbiamo atteso con rispetto l’insediamento del nuovo vescovo Milito prima di pubblicare le nostre riflessione e prendere posizione in relazione all’attuale situazione politica amministrativa del paese, caratterizzata dalla fuoriuscita - nel corso dell’ultimo consiglio comunale - di ben quattro consiglieri (Eleonora Musicò, presidente del Consiglio comunale, Antonio Brancati e Cosimo Verduci, entrambi assessori, e Giuseppe Guida, ndc) appartenenti al gruppo di maggioranza>>.
E’ questo l’inizio del documento diramato dall’avv. Giuseppe Rugolo - ex sindaco di Oppido ed attuale portavoce del gruppo di minoranza “Arcobaleno” – per sottoporre all’attenzione delle forze politiche, delle realtà associative e dei singoli cittadino le gravi conseguenze che, inevitabilmente, deriveranno per il governo della città, << nonostante – sottolinea Rugolo - il sindaco Bruno Barillaro si sforzi di ostentare tranquillità e minimizzare la portata del gesto dei suoi ex sostenitori parlando di un momento di riflessione e di semplici incomprensioni>>. Secondo il capogruppo del movimento “Arcobaleno”, il sindaco Barillaro non ha più una maggioranza e l’amministrazione comunale da lui guidata è giunta al capolinea. << La verità – aggiunge – è una sola: la crisi c’è, è reale, è profonda, e difficilmente potrà risolversi con un rapido “chiarimento” e un rientro “nei ranghi” dei dissidenti, cioè con un ricompattamento della maggioranza. Il sindaco è politico troppo esperto perché possa davvero credere di poter restare in carica ancora a lungo, come se nulla fosse successo>>.
Richiamando poi quanto dichiarato in Consiglio da Musicò, per sé stessa e per i consiglieri dissidenti Brancati, Guida, e Verduci, il sottoscrittore del documento afferma che quelle parole rappresentano e certificano il fallimento politico e amministrativo di Barillaro in quanto esse denotano la sua incapacità a tenere unita la maggioranza e l’incapacità di gestire la cosa pubblica, di produrre progetti e persino l’incapacità di portare a termine i progetti ereditati. Entrando nello specifico, Rugolo evidenzia l’inerzia dell’attuale primo cittadino accusandolo <<di essere riuscito nel corso di questa prima parte del suo mandato, a chiudere la piscina comunale; a non riaprire il cinema-teatro, il museo civico, l’ex carcere, l’ex caserma nonostante i lavori all’epoca del suo insediamento fossero stati ormai conclusi; ad abbandonare completamente il Parco Archeologico di Mella e Oppido Vecchia nonché le strade di accesso; quasi a smantellare gli uffici comunali e i servizi sociali; ad abbandonare il servizio di raccolta differenziata… per non dire dell’Ospedale…>>.
In modo esplicito, poi, Rugolo invita il sindaco a prendere atto della situazione e dimettersi. << E se lui non volesse farlo – conclude -, il rispetto per la comunità oppidese, la dignità del ruolo pubblico di cui ogni componente è stato investito, dovrebbero imporre a ciascun consigliere la scelta, dolorosa ma necessaria, di provocare con le dimissioni di massa lo scioglimento del Consiglio comunale>>.

 

 
     

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