3 NOVEMBRE 2010  
 
 
 


Oggi riunione per chiedere lo stato di calamità naturale

Neppure la piazza centrale di Varapodio è stata risparmiata dall'ondata di fango

Piazza San Nicola invasa dai detriti  e via Dante Alighieri trasformata in una fiumara di acqua e fango


Vincenzo Vaticano 


 
 

VARAPODIO – Due anni dopo gli ultimi eventi calamitosi che provocarono ingenti danni - qualcuno ancora in corso di riparazione - nel comprensorio preaspromontano del versante tirrenico meridionale, una nuova e più grave ondata di maltempo si è abbattuta sul territorio sconvolgendo e mettendo ancora una volta in ginocchio Varapodio ed altri paesi viciniori come Oppido e Molochio. Un quadro davvero desolante quello presentatosi ieri pomeriggio allorquando, dopo diverse ore di pioggia ininterrotta caduta con inaudita ed insolita violenza, un’attenuazione delle intemperie ha consentito alla gente di rendersi conto dell’ecatombe abbattutasi sul paese: danni ingenti alle strade e alla principale piazza cittadina, strutture fognarie e idriche letteralmente “saltate”, decine di abitazioni allagate, muri crollati, auto coperte di acqua e fango. << Praticamente - ha dichiarato il vice sindaco Orlando Fazzolari – in paese non c’è stata alcuna zona che non abbia subito danni. Unitamente al sindaco on. Guglielmo Rositani abbiamo avuto modo, attraverso un’immediata ricognizione, di verificare e renderci conto, con preoccupazione dell’effettiva entità del disastro. Domani (oggi per chi legge, ndc) – ha aggiunto Fazzolari – è prevista una riunione in municipio per richiedere formalmente il riconoscimento dello stato di calamità naturale.
Al momento non è possibile verificare esattamente i danni (sicuramente inestimabili) subiti dalle campagne poichè quasi tutte le strade interpoderali sono interessate da frane e smottamenti che le rendono impercorribili. Probabilmente, molte di esse, come già successo due anni fa, si saranno trasformate in fiumare e saranno state interamente inghiottite dalla furia delle acque. I terreni circostanti l’abitato sono completamente allagati e gravi danni si segnalano alle reti predisposte per la raccolta delle olive. Notevole l’opera prestata dagli operai, dai vigili urbani e dall’ufficio tecnico comunale per cercare di ovviare, in qualche modo, alla situazione di estrema emergenza creatasi su tutto il territorio comunale. Gran lavoro anche per i carabinieri della locale stazione guidati dal maresciallo Raffaello Ballante. Anche i vigili del fuoco hanno partecipato alle operazioni di soccorso.

 

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