04 LUGLIO 1999   
 
 Molochio / Lo scioglimento del civico consesso porterà presto un   Commissario
 Si dimettono 9 (su 16) consiglieri

Vincenzo Vaticano

VARAPODIO – Dopo circa quattro anni di gestione «ordinaria», si preannuncia a Molochio il ritorno di un Commissario prefettizio: infatti 9 consiglieri comunali sui 16 in carica (oltre al sindaco) hanno rassegnato le dimissioni con una lettera indirizzata al consiglio comunale e al Prefetto di Reggio Calabria. È, dunque, saltato il precario equilibrio su cui, da qualche tempo, si reggeva l'amministrazione comunale dopo la «fronda» verificatasi in seno alla maggioranza con la costituzione del gruppo consiliare «Azione per Molochio», i cui consiglieri erano passati all'opposizione a fianco degli altri due gruppi di minoranza «Alleanza nazionale (3 consiglieri) e «Giustizia e Libertà« (2 consiglieri). Nella lettura sottoscritta dai consiglieri Rocco Iorianni, Rocco Ambesi, Raffaele Zucco, Beniamino Alessio, Francesco Morabito (ex vice sindaco), Vincenzo Caruso, Antonio Piccolo, Domenico Luci e Massimo Demaria, vengono esposti i motivi delle dimissioni. Nella lettera si legge: «I sottoscritti consiglieri comunali, preso atto dell'assoluta impossibilità del sindaco e della giunta ad avere una maggioranza consiliare sufficiente a sostenere le loro iniziative politiche. Impossibilità, quasi certamente, dovuta ad un uso alquanto distorto del potere pubblico... rassegnano le dimissioni augurandosi che tale loro sofferta decisione riesca a spingere tutte le forze del paese ad un sereno e democratico confronto per un immediato riscatto politico, economico e sociale della nostra comunità». Immediata è stata la reazione del sindaco arch. Giuseppe Mezzatesta e dei 7 consiglieri «superstiti» della lista civica «Per Molochio» – che si erano aggiudicate le ultime elezioni comunali –, Rosa Accardo, Rosario Franco, Giuseppe Gallo, Giuseppe Iorianni, Mario Caruso, Salvatore Macrì e Rocco Mustica. Con un pubblico manifesto, infatti, il sindaco e i sette consiglieri si sono rivolti ai cittadini di Molochio prendendo atto con grande rammarico e amarezza «che 9 consiglieri, di cui uno appartenente alla maggioranza (Piccolo Antonio), hanno rassegnato le dimissioni». E rilevando come tale fatto non li rallegra come sicuramente non rallegrerà tutti i cittadini onesti della comunità molochiese, essi ribadiscono e sottolineano come «In questi quattro anni di vita politica abbiamo governato con la massima onestà, trasparenza e legalità dimostrando, con fatti certi e controvertibili, di saper gestire e amministrare la cosa pubblica non cedendo ai ricatti, ai condizionamenti e alle imposizioni. Altri dovranno assumersi la responsabilità per aver consegnato Molochio nelle mani di un nuovo Commissario prefettizio. Noi no». Tra le altre numerose considerazioni e pesanti affermazioni, nel manifesto, il sindaco e i sette consiglieri, aggiungono: «Non vi è alcun dubbio, la fase politica che si apre adesso sarà piuttosto complessa e delicata. È necessario compiere un ulteriore sforzo da parte di tutta la gente onesta per recidere definitivamente le forze del male». Con caratteri cubitali, infine, così conclude il documento: «Siamo stati letti da 900 cittadini ma traditi da pochi mercanti». Da rilevare, intanto, che anche il locale coordinamento dei Democratici di Sinistra è «sceso in campo» per elogiare e difendere l'operato dell'amministrazione comunale. Lo ha fatto attraverso un manifesto nel quale, tra l'altro, si legge «L'amministrazione comunale che guidava Molochio da quasi quattro anni e di cui i Democratici di sinistra rappresentavano uno dei perni trainanti è stata fatta fuori. A volere ciò, non sono stati abili strateghi politici, ma un intrigo di discutibili soggetti di dubbia moralità sociale e politica».

 
 

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