05 MARZO 2000  
 
Varapodio / Tra Amministrazione e il consigliere Rizzo
Continua il braccio di ferro

 Vincenzo Vaticano


 VARAPODIO – La diatriba che dal dicembre '98 vede contrapposto da una parte il gruppo di maggioranza del comune di Varapodio con in testa il sindaco Orlando Fazzolari, e dall'altra il consigliere di minoranza Rocco Rizzo, sembra destinata a protrarsi ulteriormente, nonostante una recente sentenza del Tar abbia disposto in proposito, l'annullamento della delibera del consiglio comunale (da cui è scaturita la lunga «contesa») con la quale a suo tempo il capogruppo della minoranza è stato dichiarato decaduto per le reiterate assenze (12) alle riunioni del civico consesso. Il consiglio comunale, infatti, convocato per pronunciarsi sulle determinazioni da adottare in seguito al suddetto deliberato dell'organo di giustizia amministrativa, ha stabilito di proporre istanza di sospensiva al Consiglio di Stato e non dare quindi «medio tempore», esecuzione alla sentenza che, in pratica, ha disposto il reintegro a pieno titolo di Rocco Rizzo in seno al consiglio. La decisione, secondo quanto affermato dalla delibera, si fonda ed è supportata, dalla giurisprudenza consolidata in materia (sentenze del Tar e Consiglio di Stato). La proposta di appello alla sentenza è «passata» in Consiglio con il voto favorevole dell'intero gruppo di maggioranza (8 presenti). Due componenti del gruppo di minoranza hanno votato contro (Papalia e Cucinotta) mentre due si sono astenuti (Cosma e Longo). Per comprendere meglio la vicenda è il caso di ricordare che prima dell'attuale sentenza, l'originaria delibera di decadenza, successivamente, reiterata dal Consiglio, era stata sospesa dal Tar su ricorso di Rizzo. L'amministrazione comunale, a sua volta, si era appellata al Consiglio di Stato, ottenendo la sospensione della sentenza del Tar poiché, a differenza di quanto sancito da quest'ultimo, l'organo superiore aveva ritenuto che le assenze del Rizzo non potevano essere ricondotte alla fattispecie di «legittima forma di protesta politica». In ogni caso, a questo punto, sarà il Consiglio di Stato a stabilire in via definitiva se Rizzo dovrà rioccupare il suo posto in municipio o se tale posto continuerà ad essere tenuto dal consigliere con cui è stato surrogato.

 

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