5 MAGGIO  2005  
 
  Oppido/Gerbera gialla nel ricordo di Mariangela

 Vincenzo Vaticano

OPPIDO – Nell’ambito delle manifestazioni de “La Gerbera gialla” che si stanno svolgendo attualmente in Calabria, la giornata di ieri è stata dedicata al ricordo di Mariangela Ansatone, la bambina di nove anni, vittima innocente della violenza mafiosa scatenatasi la sera dell’otto maggio 1998, durante uno dei tanti raid malavitosi innescati dalla sanguinosa faida che per diversi anni ha reso drammatica la vita in paese. L’iniziativa di associare, quanto meno per un giorno, il nome della bambina oppidese, a quello di Nicola Calidari cui “La Gerbera gialla” quest’anno è intitolata, è stata intrapresa dalla locale amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Rugolo, in stretta collaborazione con Adriana Musella, presidente del coordinamento antimafia “Riferimenti”. Alla manifestazione, che ha avuto luogo in piazza Umberto I, hanno partecipato numerosi sindaci del comprensorio tirrenico preaspromontano che, con indosso la fascia tricolore, hanno sfilato in corteo per le vie cittadine unitamente a tantissimi esponenti della società civile, politica ed istituzionale. Oltre a quella di Adriana Musella, molto significative, indubbiamente, sono risultate le presenze dell’on. Angela Napoli, vice presidente della commissione parlamentare Antimafia, e di Elisabetta Baldi, vedova del giudice Caponnetto, indimenticato alfiere della lotta alla mafia. Presenti anche i genitori di Mariangela Ansalone, i dirigenti delle istituzioni scolastiche cittadine (Bruno Demasi, Antonietta Bonarrigo) e tanti studenti che, con striscioni, riflessioni e canzoni, hanno voluto ricordare la sfortunata bambina. Le dure e convinte parole di condanna rivolte a quanti, violando le regole della convivenza civile e democratica, provocano dolore e lutti alla gente onesta, è stato il denominatore comune dei vari interventi effettuati dagli ospiti presenti alla manifestazione e dal sindaco Giuseppe Rugolo il quale si è detto convinto che << solo unendo le forze sane di questo martoriato territorio sarà possibile creare una vera cultura della legalità e del rispetto reciproco>>. Va, infine, rilevato che lo proprio scorso dicembre, per ricordare la bimba prematuramente scomparsa, le è stata intitolata la locale scuola primaria del circolo didattico.


 

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