5 OTTOBRE 2005  
 
 
  Oppido/ Ospedale, stamane assemblea in piazza


 Vincenzo Vaticano

OPPIDO – Dopo le recenti iniziative intraprese da diversi organi politici ed istituzionali (Comune, Comunità montana, partiti politici) che, a vario titolo, si sono adoperati per esporre, ai responsabili dell'Asl 10 di Palmi, gli evidenti problemi che opprimono il locale nosocomio, un ulteriore azione - da parte di un Comitato di cittadini - è stata preannunciata <<per protestare contro i disagi della sanità provocati nel comprensorio aspromontano alla comunità locale, ormai esasperata>>. Con una nota inviata agli organi di stampa, alle forze dell'ordine e al Comune, i portavoce del Comitato (Vincenzo Vorluni, Pasquale Livoti, Vincenzo Latorre, Vincenzo Monteleone) informano, infatti, che per oggi  alle ore 9.30 <<il mondo del volontariato, la chiesa, le organizzazioni professionali e tutti i cittadini del comprensorio sono stati chiamati a raccolta presso il piazzale antistante l'ospedale, per manifestare, in una pubblica assemblea, le difficoltà che quotidianamente l'utenza incontra a causa delle continue inadempienze dell'amministrazione dell'Asl 10>>. Secondo, il programma, il corteo di manifestanti raggiungerà il Municipio dove sarà lanciato l'appello alla mobilitazione sia alla locale amministrazione che a quelle dei centri vicini << certi che la questione non riguarda solo gli oppidesi ma tutta l'utenza dei centri vicini>>. Tra tante altre considerazioni e constatazioni, gli organizzatori della manifestazione (che hanno fatto il giro dei paesi con una auto fornita di megafono) tengono a precisare come con la mancata attuazione del Piano sanitario regionale, che annovera tra gli ospedali di montagna anche quello di Oppido, si perpetra in sostanza la violazione delle leggi nazionali e costituzionali che garantiscono il diritto alla salute. Ed aggiungono: << Carenza di personale medico, paramedico ed ausiliario, mancate forniture strumentali, continui ed inconcepibili trasferimenti e chiusura forzata di divisioni, stanno svuotando, di fatto, la struttura ospedaliera esistente>>. In mancanza di adeguate risposte alle legittime rivendicazioni, ormai, non più dilazionabili, << la preoccupazione dei cittadini - recita infine il comunicato - potrebbe trasformarsi in un eclatante protesta anche oltre i confini del territorio locale, interessando l'intera Piana e tutta la regione>>.


 

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