05 NOVEMBRE 1999   

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Molochio / Sulla potabilità dell'acqua critiche al commissario prefettizio

Vincenzo Vaticano

 MOLOCHIO – Con una lettera aperta, dall'emblematico titolo «Acqua potabile: si continua a tacere», il Coordinamento Democratici di sinistra, sezione di Molochio, ha voluto apertamente stigmatizzare il modo in cui è stata gestita finora «l'emergeza acqua potabile», da parte del commissario prefettizio del Comune di Molochio dott. Giovanni Barilà. Per prima cosa i sottoscrittori del documento contestano al commissario il fatto che lo stesso abbia disposto per motivi precauzionali il divieto assoluto dell'uso potabile dell'acqua che scorre sia nelle civili abitazioni che nelle pubbliche fontane con ordinanza pubblicata ben cinque giorni dopo il ricevimento della nota dell'Asl n. 10 di Palmi contenente i risultati delle analisi effettuate dall'unità operativa igiene pubblica del Dipartimento prevenzione. Ricordando poi come già nel luglio scorso, con analogo provvedimento era stato disposto «temporaneamente» il divieto di servirsi dell'uso dell'acqua potabile, i Democratici di sinistra, rilevano che con una nota inviata al commissario, avevano chiesto delucidazioni sulle cause della non potabilità dell'acqua. «Purtroppo, precisano testualmente, a oggi nessuna risposta concreta ci è pervenuta». E aggiungono «Dopo tre mesi si è ripresentato lo stesso problema. Tale situazione, è inutile negarlo, crea allarmismo, disagi e forti preoccupazioni tra i cittadini. Si vive in uno stato d'allerta e d'angoscia e ci si interroga sul da farsi». Tante altre considerazioni negative vengono esternate sul delicato problema: dall'inesistenza di un piano d'intervento alla mancanza di un adeguato studio della situazione, per finire poi all'impossibilità di stabilire l'origine o la causa dell'inquinamento e della relativa fonte inquinata. La considerazione più grave, tuttavia, che emerge dal manifesto è quella secondo cui «l'acqua, anche se ritenuta non potabile, scorre liberamente nelle pubbliche fontane e nelle civili abitazioni e viene spesso e volentieri utilizzata o da ignari cittadini o principalmente da bambini che numerosi quotidianamente trascorrono il loro tempo libero nelle principali piazze del paese. Poco importa se con questo stato di cose qualcuno e in particolare qualche nostro bambino, subirà conseguenze sulla salute dovute all'inquinamento dell'acqua». Accusando, infine, sia il commissario prefettizio che il responsabile dell'area tecnica del Comune, di «lavarsi le mani» sulla difficile vicenda, gli esponenti politici del partito della quercia, così concludono il loro intervento: «Al fine di sollecitare la risoluzione del problema, ancora una volta chiediamo un intervento immediato e concreto finalizzato all'effettiva decifrazione del caso. Chiediamo altresì al commissario di informare i cittadini sulla reale situazione dei fatti. È solo questo che chiediamo e nulla di più».

 

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