6 GIUGNO 2009  
 
 
  Oppido/ Le liste "Insieme per Oppido" e "Arcobaleno" hanno contrassegnato gli ultimi dieci anni di vita politico amministrativa della cittadina


Tra Rugolo e Barillaro c'è l'incognita Giannetta

Il candidato del Pdl terzo incomodo in una campagna divenuta "rovente" sulla questione ospedale

 Vincenzo Vaticano



OPPIDO – Contrariamente a quanto avvenuto nelle ultime legislature (testa a testa tra due candidati), l’attuale tornata elettorale è caratterizzata da una sfida a tre per la conquista della massima carica amministrativa cittadina. I tre candidati a sindaco (Giuseppe Rugolo, uscente, Bruno Barillaro e Domenico Giannetta) in questo ultimo scorcio di campagna elettorale non hanno lasciato nulla al caso; si sono impegnati, unitamente ai componenti delle loro liste e ai “supporter”, in una estenuante e significativa attività politica fatta di incontri, contatti e confronti per cercare di assicurarsi il consenso degli elettori di Oppido e delle frazioni Messignadi, Tresilico, Piminoro e Castellace: circa 4 mila, distribuiti in 7 sezioni.
Due delle tre liste (“Arcobaleno” con capolista Rugolo e “Insieme per Oppido” con capolista Barillaro) , anche se caratterizzate dalla presenza di molti candidati politicamente impegnati, hanno un contrassegno civico. La terza , invece, capeggiata da Domenico Giannetta, presenta il simbolo del “Popolo della libertà”.
Si vota con il sistema maggioritario e i consiglieri da eleggere sono sedici. Tra i 48 candidati, nutrita è la rappresentanza femminile; sono infatti 12 le donne in lizza per uno scranno in Municipio.
A prevalere, in modo netto, cinque anni fa, sulla lista “Insieme per Oppido” con candidato a sindaco Antonello Freno, fu la compagine “Arcobaleno”, guidata da Giuseppe Rugolo. Dieci anni fa, invece, la “lotta” tra gli stessi candidati si era risolta con la vittoria di Freno su Rugolo. Una sfida infinita, quindi, quella tra “Arcobaleno” e “Insieme per Oppido” che si rinnova anche in questa competizione elettorale con la variante del candidato a sindaco Bruno Barillaro al posto di Freno. E con la variante anche, questa volta, della novità del “terzo incomodo” costituita dalla candidatura a sindaco di Domenico Giannetta con una lista di partito (Popolo della libertà).
I leader dei tre schieramenti, attraverso comizi, riunioni al chiuso e “incursioni” nei vari quartieri cittadini, hanno illustrato i loro programmi e le possibili soluzioni ai moltissimi problemi che affliggono il territorio. In pratica, tutte le tematiche inerenti l’attività amministrativa comunale, sono state ampiamente discusse e trattate: agricoltura; viabilità ed urbanistica; legalità; sanità; welfare; formazione, economia, occupazione e lavoro. Particolare attenzione, tuttavia, è stata riservata alla difficile situazione in cui versa il locale nosocomio che, dopo un continuo e strisciante processo di ridimensionamento, rischia adesso la chiusura definitiva. Il confronto su questo argomento è stato serrato ed ha generato un’accesa diatriba soprattutto tra le liste “Arcobaleno” e “Insieme per Oppido” che si sono alternate, nell’ultimo decennio, nell’amministrazione cittadina; frequenti e reciproche sono state le accuse per addossarsi l’un l’altro la responsabilità per non aver saputo evitare lo smantellamento dell’importante presidio ospedaliero.

 
     

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