06 NOVEMBRE 1999  
 
 Molochio / Respinge le accuse di immobilismo mossegli
 Acqua, il commissario reagisce

 

Vincenzo Vaticano


VARAPODIO – Con una nota ufficiale per oggetto la questione della potabilità dell'acqua, il commissario prefettizio del Comune di Molochio, Giovanni Barilà, ci ha fatto pervenire una precisazione «in relazione alla lettera aperta ed all'articolo pubblicato su " Gazzetta del Sud" – si legge – nei quali si accusa lo scrivente di "lavarsi le mani" sulla difficile vicenda relativa alla non potabilità dell'acqua, segnalate all'Asl n. 10 di Palmi - Dipartimento di Prevenzione, si comunica che il problema è stato affrontato sin dal mese di luglio, immediatamente dopo l'insediamento del sottoscritto, avvenuto il giorno 1 dello stesso mese, provvedendo ad allertare tutto il personale dipendente del Comune nonché gli organi preposti (ex Casmez, P.M.P. di Reggio Calabria, Asl n. 10 di Palmi)». La lettera, indirizzata anche al segretario del coordinamento Ds di Molochio, al prefetto e al comandante la stazione dei carabinieri di Molochio, risulta corredata di numerosi documenti e relazioni «per una valutazione del problema segnalato». C'è da prendere indiscutibilmente atto che, esaminando i documenti allegati, le accuse rivolte al funzionario prefettizio, con la lettera aperta stilata dal coordinamento dei Ds, risultano quantomeno inopportune. È il caso soprattutto delle critiche di immobilismo e di carenza di riscontro alle delucidazioni richieste. Dalle carte, infatti, si evince una proficua attività inerente il problema e la risposta scritta al responsabile dei Ds come riscontro alla lettera sul problema idrico. Tra l'altro Barilà ha precisato che lui stesso all'indomani del suo insediamento abbia richiesto un incontro e la collaborazione di tutti i gruppi politici per risolvere i problemi del paese.

 

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