9 AGOSTO  2005  
 
 
  Oppido/ Agguato nella tarda serata di domenica, nel centro abitato della frazione Messignadi
Spietata esecuzione: uccisi marito e moglie

In auto con le vittime c'era anche la figlia di 32 anni, rimasta illesa

 


PALMI (Giuseppe Mazzù) – Un duplice omicidio di chiaro stampo mafioso è stato compiuto nella tarda serata di domenica a Messignadi, una piccola frazione del comune aspromontano di Oppido Mamertina. In un agguato teso in pieno centro abitato sono stati uccisi a colpi di fucile caricato a pallettoni due coniugi del luogo che si trovavano in automobile assieme ad una figlia. Le vittime sono Vincenzo Scarcella, 54 anni, meccanico, e la moglie Francesca Aloi, 51 anni. I due sono stati raggiunti in parti vitali dalla micidiale sequenza di colpi di fucile caricato a pallettoni, rimanendo uccisi sul colpo. I due coniugi viaggiavano a bordo di un'autovettura Bmw assieme ad una figlia, Maria Francesca, di 32 anni, che si trovava sul sedile posteriore: la donna è rimasta miracolosamente illesa, sdraiandosi sul sedile, ma ha assistito alla drammatica scena senza poter fare nulla. In stato di choc, la donna è stata sentita dagli inquirenti, ma non avrebbe fornito indicazioni utili. L'autovettura stava percorrendo la via Bruzio del piccolo centro abitato di Messignadi, procedendo a bassa velocità: gli Scarcella avevano appena lasciato un vicino circolo ricreativo ed erano diretti a Oppido Mamertina per trascorrere la serata festiva. A dare l'allarme ai carabinieri è stata una telefonata anonima giunta al centralino della Compagnia dei carabinieri di Palmi che segnalava la sparatoria e la presenza di due cadaveri a bordo di un'autovettura. Sul posto sono subito accorsi i militari della Stazione di Oppido Mamertina e quelli della Compagnia di Palmi, tutti sotto le direttive del capitano Antonino Minutoli, coadiuvato nelle indagini dal tenente Marco Iannucci. Purtroppo, all'arrivo dei militari, per i due coniugi non c'era più nulla da fare: Vincenzo Scarcella e la moglie erano stati fulminati dalla scarica di pallettoni esplosi da distanza ravvicinata, con estrema precisione nonostante il buio, da un killer appostato ai bordi della strada. Almeno cinque sono stati i colpi che hanno raggiunto l'autovettura e le vittime, tutti esplosi dal lato della guida dove si trovava Vincenzo Scarcella, che si presume fosse la vittima designata dell'agguato, ma che non hanno risparmiato la moglie Francesca Aloi che era seduta nel sedile a fianco e si è trovata sulla traiettoria dei numerosi pallettoni. Vincenzo Scarcella è stato raggiunto dai pallettoni al volto e al torace, mentre la donna presentava ferite al torace e al fianco sinistro. A provocare la morte della donna potrebbero essere stati proprio i colpi esplosi verso il basso, che le avrebbero provocato lesioni mortali. Sul posto per coordinare le indagini è giunto nella stessa serata di domenica il sostituto procuratore della Repubblica di Palmi dott. Cianfarini, mentre per le constatazioni di medicina legale è intervenuto il dott. Mittica. Immediatamente sono scattate le indagini da parte degli uomini del capitano Antonino Minutoli, coadiuvato dal tenente Marco Iannucci, per ricostruire la dinamica del delitto e inquadrare la personalità delle vittime. Vincenzo Scarcella, padre di cinque figli, era un nome noto alle forze dell'ordine per precedenti in ordine a reati collegati al traffico di droga e di armi. Gli inquirenti avrebbero pertanto orientato il loro lavoro investigativo sulla personalità dell'uomo, del quale stanno adesso cercando di ricostruire i movimenti e le frequentazioni negli ultimi giorni, nel tentativo di individuare il movente preciso e scoprire l'autore del duplice delitto, che ha provocato grande impressione nella piccola frazione di Messignadi e nella vicina Oppido Mamertina. Dopo le constatazioni di legge, i corpi delle vittime sono stati trasferiti alla sala mortuaria dell'ospedale di Polistena, dove dovrà essere effettuato l'esame autoptico da parte del medico legale, per accertare le cause precise della morte dei coniugi. Intanto le indagini da parte dei carabinieri si stanno muovendo in varie direzioni. Nella stessa nottata di ieri sono state sentite numerose persone, tra cui familiari, amici e conoscenti, mentre perquisizioni e controlli sono stati effettuati nella abitazioni di alcuni individui del posto noti alle forze dell'ordine. Per il momento il delitto si presenta avvolto nel mistero più fitto. L'ora tarda ha favorito la fuga del killer, che non sarebbe stato notato da alcuno, né nei momenti precedenti il delitto, né in quelli successivi. Il lavoro degli investigatori procede comunque a ritmo serrato e le indagini sono rivolte in varie direzioni nel tentativo di trovare il filo conduttore di una feroce esecuzione: il killer pur di raggiungere l'obiettivo non ha esitato a coinvolgere anche le due donne. Proprio questa circostanza potrebbe essere uno degli elementi chiave di un delitto che ha scosso l'intera comunità.

 

Back Home Page

Back index page