12 MARZO 1999   
 
    Varapodio / In libertà la segretaria del Comune

PALMI – Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palmi, Bonagura, ha disposto la remissione in libertà della dottoressa Vincenza Nucera, segretario comunale e direttore generale del Comune di Varapodio, in accoglimento dell'istanza di revoca della misura cautelare proposta dai difensori, avv. Ettore Tigani e Domenico Alvaro del Foro di Palmi. La dottoressa Nucera era stata messa agli arresti domiciliari in esito a una attività di indagine svolta dalla sezione della polizia di stato presso la Procura di Palmi a seguito di una denuncia presentata dall'ex vicesindaco del Comune di Varapodio, Silvana Valenzisi, con la quale venivano segnalate all'A.G., presunte irregolarità amministrative commesse dal segretario comunale nella liquidazione di rimborsi spese e indennità dimissione. In base alle risultanze d'indagine, il procuratore della Repubblica di Palmi, Elio Costa, ipotizzando i reati di peculato, falso, abuso d'ufficio e istigazione alla corruzione, aveva richiesto e ottenuto l'emissione dell'ordinanza di arresti domiciliari eseguita il 19 febbraio prospettando il pericolo di inquinamento delle prove e di reiterazione dei reati. Il provvedimento restrittivo è stato impugnato dai difensori della dott.ssa Nucera, Avv.ti Ettore Tigani e Domenico Alvaro, al Tribunale della Libertà di Reggio Calabria e, in attesa della decisione, è stata chiesta allo stesso Gip di Palmi la revoca della misura. A parere della difesa le indagini già effettuate nonché le risultanze dell'interrogatorio di garanzia, cui era stata sottoposta l'indagata, escludevano la possibilità di inquinamento delle prove, mentre la reiterazione del reato era scongiurata dal provvedimento del sindaco del Comune di Varapodio, dott. Orlando Fazzolari, che aveva tempestivamente disposto, con proprio decreto, la sospensione cautelativa della dottoressa Nucera dalle funzioni di direttore generale e responsabile dei servizi finanziari. La prospettazione difensiva è stata condivisa dal Gip che, prima del pronunciamento del Tribunale della Libertà, ha pertanto ordinato la revoca degli arresti domiciliari, sostituendoli con la misura interdittiva della sospensione della dottoressa Nucera dell'esercizio delle funzioni di direttore generale e responsabile dei servizi di gestione, peraltro già in atto, con possibilità per la stessa di continuare a svolgere la funzione di segretario comunale.
   

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