13 MAGGIO  2011  
 
 
  VarapodioCon il collaudo statico del ponte sul torrente, crollato a seguito del maltempo nel gennaio 2009

Marro, la Provincia ripristina la viabilità

Entro pochi giorni la struttura sarà ufficialmente aperta al traffico

 Vincenzo Vaticano


Una fase del collaudo statico del ponte sul Marro

 
VARAPODIO – L’esecuzione della prova di “collaudo statico” del nuovo ponte sul torrente Marro – ubicato sulla strada provinciale 29 tra Varapodio e Amato di Taurianova, in località Pietrosa - ha creato i necessari presupposti per la definitiva riattivazione dell’attraversamento stabile del corso d’acqua che, dall’ottobre 2009, è possibile attraversare solo attraverso un pista temporanea in alveo, molte volte, peraltro, inibita al traffico per motivi di sicurezza, durante i momenti di intensa pioggia. Il ponte, è il caso di ricordare, fu seriamente danneggiato e interdetto al traffico in seguito all’alluvione del gennaio 2009; la Provincia, con fondi propri, né programmò la ricostruzione mediante l’utilizzo di una struttura mista acciaio-calcestruzzo a campata unica per ben 54 matri di luce.
Sia la costruzione della pista temporanea che la programmazione e la realizzazione stabile del ponte stabile, fu a suo tempo sollecitata dai comuni interessati (Varapodio e Oppido in primis) e fatta propria dall’ente provinciale che, già nel 2009, realizzò e aprì al traffico il percorso temporaneo per evitare quanto più possibile i disagi agli abitanti dei due comuni interessati e dei numerosi comuni limitrofi.
Il perdurare degli eventi alluvionali, va rilevato, ha di molto rallentato la costruzione del ponte; particolarmente rilevante è stato il ritardo causato dal nubifragio del 2 novembre scorso quando, parti delle travi ormai pronte e in fase di montaggio, furono divelte e trascinate dalla furia del torrente ingrossato, che, anche se parzialmente, le danneggiò. Il recupero di tali ingenti danni ha causato un differimento nell’ultimazione dei lavori e la necessità di intraprendere le conseguenti azioni correttive per ripristinare la solidità strutturale del ponte.
<<A tale scopo – riferiscono i tecnici progettisti - la struttura del ponte è stata notevolmente irrigidita e trasformata funzionalmente aggiungendo dei cavi esterni di precompressione, soluzione ingegneristicamente molto avanzata e raffinata, ottenendo il ripristino ed il superamento degli standards previsti dal progetto esecutivo, ed anche, un notevole migliorato effetto estetico del ponte, che diviene a questo punto una struttura alquanto rara ed oggetto di interesse scientifico delle facoltà di ingegneria, che hanno già manifestato attenzione ad effettuare un sopralluogo sul posto>>.
La prova di collaudo si è svolta alla presenza del collaudatore ing. Antonino Casile e del direttore dei lavori ing. Francesco Lamberto, nonché della geologa dott.ssa Angela Iaria, dell’Ati appaltatrice Avr-Poliedil rappresentata dal geom. Vincenzo Polifroni ed infine, dai progettisti delle società Pro-gineer Srl e StGlobal Srl.
Il ponte è stato posto sotto notevole stress, per come previsto dalla normativa vigente, mediante un carico progressivo di ben 240 tonnellate di peso, costituito da 6 grossi autocarri carichi di sabbia, e posizionati nel punto più critico, cioè nella mezzeria del ponte.
Il collaudatore ha così potuto verificare, per mezzo di strumentazione elettronica di precisione, << che gli abbassamenti e le vibrazioni della struttura, sono risultati compatibili con quelle previste dai sofisticati modelli di calcolo ( il ponte rispetta la normativa antisismica post Abruzzo, ndc), confermando dunque la bontà progettuale/costruttiva, nonché la corretta applicazione degli interventi di rinforzo dell’opera di attraversamento>>.
L’ingegnere Casile, portando i saluti del Presidente Giuseppe Morabito , ha infine confermato che entro pochi giorni, il ponte potrà essere regolarmente aperto al traffico, ovvero non appena saranno terminate le incombenze amministrative ed alcune opere di finitura, quali ad esempio la segnaletica orizzontale e verticale.

 
 

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