13 LUGLIO 2012  
 
 
 


OPPIDO/La stessa baronessa ha rivelato l'atto criminoso ai carabinieri

Incendio doloso in un uliveto della Cordopatri

Teresa Cordopatri


Vincenzo Vaticano 



OPPIDO – Numerosi alberi d’ulivo secolari sono stati distrutti da un incendio divampato
nella prima mattinata di ieri in un terreno - di proprietà della baronessa Teresa Cordopatri, - ubicato
in località “Quarantano” di Castellace e denominato “Donna Elena”. A darne notizia è stata la stessa
proprietaria che, ritenendo palesemente dolosa la causa dell’evento, ha provveduto subito a segnalare l’episodio ai carabinieri della locale stazione e a sporgere, successivamente, denuncia ai carabinieri della Compagnia di Palmi.

Secondo quanto riferito dalla nobil donna reggina a notare l’incendio è stata
la cugina (Angelica Rago) arrivata sul posto, con alcuni operai, poco dopo le sei di mattina per
eseguire dei lavori di ripulitura e manutenzione del fondo agricolo. Con l’ausilio di alcune autobotti
che dovevano essere utilizzate la stessa mattina per l’esecuzione dei lavori d’irrorazione, la donna e
gli operai hanno tentato una prima operazione di spegnimento dell’incendio che ha, però, continuato ad estendersi fin quando, intorno alle 10,30, non è stato completamente domato dall’intervento dei vigili del fuoco.


Giusto l’anno scorso, di questi tempi, fa ancora sapere la baronessa, un analogo episodio
intimidatorio è stato perpetrato ai danni della cugina Angelica Rago in un terreno limitrofo a quello
interessato ieri dall’incendio. Allora, riferisce Teresa Cordopatri, oltre a 30 alberi di ulivo
secolari fu incenerita una grande quantità di reti per la raccolta delle olive con grave danno
economico per la proprietaria.
 

 
     

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