13 LUGLIO 1999   
 
  Molochio / Non si placano le polemiche dopo lo scioglimento del Consiglio
La parola all'ex vice sindaco


Vincenzo Vaticano


MOLOCHIO – Non si placano le polemiche a Molochio dopo lo scioglimento del consiglio comunale – provocato dalle simultanee dimissioni di nove consiglieri su 16 – e la conseguente nomina del commissario prefettizio che dovrebbe guidare l'ente fino alle prossime elezioni previste per la primavera dell'anno prossimo La dura «requisitoria» contro i consiglieri dimissionari (soprattutto quelli della maggioranza) effettuata, attraverso un pubblico comizio, dall'ex sindaco Giuseppe Mezzatesta, ha generato un'altrettanta dura replica da parte dell'ex vicesindaco Francesca Morabito, dimissionaria col suo gruppo di ex maggioranza insieme agli altri due gruppi di opposizione. Con una lettera aperta, infatti, la Morabito ha inteso rivolgersi ai cittadini molochiesi precisando in premessa come «le ultime vicende comunali richiedono un'attenta analisi del perché l'amministrazione comunale eletta nel '95 con grande partecipazione abbia fatto una così indecorosa fine», aggiungendo poi «io tenterò di farlo spiegando il perché della scelta di dimetterci; scelta sofferta ma inevitabile per i comportamenti che l'ex sindaco Mezzatesta ha messo in atto nei confronti miei e del gruppo consiliare che avevo costituito». La lettera continua elencando una lunga serie di «fatti» e di «considerazioni» per poi concludersi con un paragrafo intitolato «Le prospettive». Queste in sintesi, alcune delle tante affermazioni contenute nel documento che ha ovviamente come «bersaglio» principale l'ex primo cittadino. «Le situazioni che hanno condotto a questo epilogo sono molteplici, ma tutte riconducibili a un comune denominatore: il senso di onnipotenza dell'ex sindaco Mezzatesta, il quale pensava di gestire il ruolo che gli era stato affidato senza aver il consenso di chi lo aveva eletto. Allora, ammaliato dal potere e mai consigliato è partito all'attacco... pensando di sbarazzarsi di chi poteva intralciarlo nella sua corsa al potere, iniziando una campagna di epurazione che ha determinato la revoca da assessore e vicesindaco della sottoscritta». Ricordando poi dettagliatamente, quale sia stato il suo personale contributo alla crescita del paese, l'ex vicesindaco così esordisce, esternando una serie di considerazioni. «E viene a raccontarci (l'ex sindaco, ndc) pure di avere la coscienza a posto, prendendosi i meriti di un lavoro che per tre anni abbiamo portato avanti insieme, dalle opere pubbliche alla soluzione dei problemi quotidiani della gente». Ribadendo infine, tra molte altre cose, il costante e sincero impegno a servizio della collettività, così Francesca Morabito conclude la sua lettera aperta «Per quanto mi riguarda ritengo conclusa una fase amministrativa difficile e sofferta. Da questo momento non intendo cedere alle provocazioni né polemizzare con alcuno. Io credo fermamente che i cittadini di Molochio sappiano discernere la verità e sapranno giudicare al momento opportuno». Intanto c'è da segnalare il comizio tenuto da Antonio Piccolo, ex di maggioranza dimissionario, e da Alessio e Iorianni, rispettivamente capigruppo all'opposizione di «Alleanza nazionale» e «Giustizia e libertà». Tutti hanno spiegato i motivi delle dimissioni elencando una serie di colpe, negligenze e inadempienze di cui gli amministratori uscenti di maggioranza si sarebbero resi protagonisti.

 

 

 

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