13 DICEMBRE 2008  
 
 
 

Varapodio-Piana Gioia Tauro/Maltempo: ingenti danni nei paesi della Piana

Frane, allagamenti, vie interrotte: emergenza maltempo nella costa e nell'entroterra tirrenico(Videoclip)

 

 


Gioia Tauro (Gioacchino Saccà) - Gran parte dell'area urbana di Gioia Tauro servita dalla rete idrica alimentata dai pozzi del subalveo del Petrace, è da ieri priva di acqua potabile. La pioggia torrenziale che per tutta la giornata di giovedì fino all'alba di ieri si è abbattuta sull'intera Piana ha provocato l'esondazione del fiume che scorre a sud dell'abitato per cui le acque limacciose hanno invaso l'area dei pozzi. I tecnici della Sorical, che gestisce in parte il servizio di approvvigionamento idrico di Gioia e Rosarno e di San Ferdinando, hanno deciso di sospendere l'immissione dell'acqua nella rete idrica per procedere ad una verifica dei danni, che si annunciano piuttosto consistenti. Resta in funzione, comunque, per alcuni quartieri l'impianto dell'acquedotto comunale di contrada Gillè. L'Ufficio tecnico ha subito emesso ieri mattina due ordinanze: la prima per informare i cittadini del grave inconveniente che comporta implicitamente il divieto dell'uso di acqua; e la seconda per disporre fino a lunedì la chiusura di tutte le scuole. Intanto il fiume Budello, straripando, ha invaso nella notte da giovedì a venerdì un lungo tratto della statale 18-tronco nord dove si sono registrati allagamenti. Anche un impianto sportivo, in località Valle Amena, è rimasto completamente sommerso. Vigili del fuoco, volontari della Protezione civile e le squadre del Comune hanno avuto un gran lavoro per ripristinare la viabilità. Il porto è rimasto chiuso dalle 4,30 di ieri mattina. La chiusura è stata disposta dal comandante della Capitaneria di porto, Giuseppe Andronaco, per motivi di sicurezza: il vento di ponente ha superato i 35 nodi e il mare forza cinque. Sette navi in rada da giovedì sera hanno preso preso il largo. Altre dieci, attraccate alle banchine, attendono il miglioramento delle condizioni del mare.

A Taurianova (come ci informa il corrispondente Domenico Zito) si torna lentamente di tornare alla normalità dopo il violentissimo nubifragio. Centinaia di abitazioni hanno subito allagament, molte strade si sono trasformate prima in fiumi, diverse frane e smottamenti hanno ostruito alcune importanti vie di comunicazione e molti alberi sradicati hanno causato danni ad auto ed abitazioni. Il sindaco Domenico Romeo, che ha sovrinteso a tutte le operazioni, ha proclamato lo stato di calamità naturale ed ha disposto la chiusura di tutte le scuole. Il Comune ha impiegato gli uomini e i mezzi disponibili, facendo intervenire anche le imprese private dotate di escavatori. Prezioso l'apporto della Polizia Municipale, agli ordini del comandante, Antonino Bernava. Croce Rossa e volontari dell'Anpana si sono prodigati nei soccorsi. Incessante l'opera delle forze dell'ordine e dei Vdf. Il sindaco ha rivolto un appello alle istituzioni affinché si diano concreti aiuti alle tante persone che hanno subito danni da una ondata di maltempo che, stando allo stesso Romeo, non si registrava così violenta da 45 anni.

Anche Oppido e Varapodio (come ci informa il corrispondente Vincenzo Vaticano) scuole chiuse e conta dei danni, specie in agricoltura. Le autorità comunali hanno chiesto interventi immediati alle istituzioni competenti. Situazione pesante per frane e allagamenti a Laureana (corr. Michelangelo Monea), Giffone e Galatro, dove (ci informa Umberto Di Stilo) il sindaco Carmelo Panetta e il vice sindaco Pino Sorbara hanno predisposto i primi urgentissimi interventi. Il maltempo ha altresì investito Delianuova, Scido, S. Cristina e Cosoleto (ci informa Marinella Gioffré). Il sindaco di Delianuova, Rocco Corigliano, ha inoltrato rapporto alla Prefettura.

 

 
 

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