14 GIUGNO  2005  
 
 
  Varapodio / Pietro Corso nella Comunità montana

 Vincenzo Vaticano


VARAPODIO –  Con i due esponenti di maggioranza Pio Cosma e Rocco Lando, sarà Pietro Corso, del gruppo di minoranza, il terzo rappresentante del consiglio comunale alla Comunità montana versante tirrenico meridionale. Va rilevato, però, che diversamente dai primi due (già da tempo nominati, senza problemi, in una prima riunione di consiglio), per procedere alla nomina del rappresentante della minoranza è stata necessaria la convocazione, ad hoc, di un nuovo consiglio, e una nuova votazione. Nel consiglio precedente, infatti, i quattro componenti della minoranza, dividendo i loro voti (due ciascuno) ai consiglieri Pietro Corso e Antonio De Pasquale avevano determinato un “nulla di fatto”. <<Il regolamento di funzionamento del Consiglio comunale – aveva infatti chiarito, nell’occasione, il sindaco Orlando Fazzolari - non detta una normativa specifica che disciplini come, in caso di parità di voti espressi, debba essere eletto un candidato in seno alla Comunità montana>>. All’indomani della riunione consiliare, il primo cittadino aveva deciso di “risolvere” il problema attraverso l’uso del sorteggio. Un sistema, tuttavia, alla fine accantonato. Soprattutto in seguito ad una denuncia-diffida cautelativa presentata da Antonio De Pasquale, con la quale, peraltro, veniva rivendicato il suo diritto di nomina, in base ai criteri adottati da qualche Tar (come quello della Puglia) in casi analoghi. Contrariamente a tale richiesta, il civico consesso, nel corso dell’ultima riunione, ha deliberato l’integrazione del regolamento per colmare la lacuna che ha determinato la diatriba e ha deciso di procedere ad una nuova elezione. I nuovi criteri scelti come parametri (a parità di voti) sono stati quelli della migliore posizione nella lista, e, in subordine, nel caso di ulteriore parità (con più liste), quello della minore età. Ciò, ha provocato la protesta e l’abbandono dell’aula da parte di due consiglieri del gruppo di minoranza (De Pasquale e Rizzo) i quali, quindi, non hanno partecipato al voto. Gli altri due consiglieri dell’opposizione (Pietro Corso e Rosario Ferrinda) hanno regolarmente votato. Stranamente, però, il risultato è stato di un voto per Rizzo (che non ha votato) e uno per Corso. Quest’ultimo è risultato eletto, con il suo solo voto, in virtù dei nuovi criteri stabiliti dal Consiglio. Da rilevare, infine, la dichiarata intenzione di De Pasquale di impugnare la delibera e, se vi sono i presupposti, di adire le vie legali.. E’ quasi superfluo evidenziare la “spaccatura” e la fronda del gruppo di minoranza che si è scisso generando un altro gruppo misto.

 

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