15 GENNAIO 2013  
 
 
 


Molochio-Varapodio/ Espiantati i loro organi

Quel gesto d'amore di Teresa Longo e Marinella Liotta

Teresa Longo - Marinella Liotta


Vincenzo Vaticano 



VARAPODIO –  Una giovane vita che si spegne, altre persone che possono riprendere a sperare perché donare gli organi è come donare la vita. Una profonda convinzione che aveva sempre manifestato durante la sua esistenza e che i familiari hanno voluto onorare, nel momento in cui un tragico e beffardo destino l’ha strappata alla vita. Con uno straordinario gesto di amore e solidarietà, maturato peraltro in una condizione di grande dolore, hanno infatti autorizzato l’espianto e la donazione dei suoi organi.
La giovane donna prematuramente scomparsa (a causa di un’emorragia cerebrale) è Teresa Longo, un’insegnante di Molochio da tempo residente in Toscana ma profondamente radicata nel suo paese d’origine dov’era molto stimata e con cui manteneva serrati contatti anche perché vi risiede la madre. Superfluo aggiungere che la notizia ha suscitato fortissima commozione e parecchi attestati di cordoglio – al marito Domenico Zito e alla famiglia – sono arrivati soprattutto dal web attraverso i socialnetworks.
Una storia, quella di Teresa Longo, uguale sotto tutti gli aspetti, a quella di un’altra giovane donna di Varapodio, Marinella Liotta, deceduta, anche lei, pochi giorni fa per cause analoghe. Anche in questo caso, il marito e i familiari hanno dato l’assenso all’espianto e alla donazione degli organi perché << ci consola tantissimo e vuol dire molto per noi – hanno dichiarato – sapere che altri potranno vivere con una o più parti della nostra congiunta>>.
Due giovani donne, poco più che cinquantenni, accomunate da un’avversa fatalità e da uno straordinario gesto d'amore.

 
     

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