16 GENNAIO 2009  
 
 
 

Varapodio/ Riunione aperta per esaminare le conseguenze del nubifragio anche sotto l'aspetto economico

<<Senza gli aiuti del Governo si rischia il dissesto finanziario>>

Guglielmo Rositani, Franco Morelli e Orlando Fazzolari - Il pubblico presente nell'aula consiliare

 Vincenzo Vaticano


VARAPODIO -  «L'inconcepibile e colpevole comportamento della Giunta regionale, che dopo oltre un mese dal nubifragio che ha devastato e messo in ginocchio interi paesi della Piana non ha ancora provveduto a dichiarare formalmente lo stato di calamità naturale», è stato uno dei principali argomenti discussi nell'aula consiliare.

Una riunione aperta al pubblico, fortemente voluta dal sindaco on. Guglielmo Rositani e dal suo vice Orlando Fazzolari, affiancati dal consigliere regionale di An Franco Morelli. Anche gli effetti degli ultimissimi eventi atmosferici negativi e il concreto rischio di isolamento che grava sui paesi dell'entroterra pre aspromontano (soprattutto dopo il cedimento di un pilone del ponte sul torrente Marro) sono stati oggetto di dialogo con il pubblico. Esordendo, Rositani è andato giù pesante contro l'amministrazione regionale denunciando apertamente «lo scarso impegno, se non addirittura l'incomprensibile distrazione, che la Giunta sta dimostrando nell'adottare un provvedimento (dichiarazione stato di calamità ndc) che costituisce l'atto propedeutico affinché il Governo stanzi le risorse finanziarie spettanti a tutti i soggetti pubblici e privati pesantemente danneggiati. Un lassismo che sta creando delle situazioni irreversibili e l'ulteriore impoverimento del territorio».

L'on. Rositani ha preannunciato che proporrà a tutti i sindaci della Piana la sottoscrizione di un documento (avulso di connotati politici) da trasmettere al presidente del Consiglio e al ministro degli Interni.

Altrettanto, se non più duro, è stato l'intervento del vice sindaco Fazzolari: un vero e proprio atto d'accusa verso tutte le istituzioni provinciali e regionali (soprattutto la Protezione civile) rimaste sorde - a suo dire - alle decine di richieste di intervento partite da Varapodio. Un paese che, oltre le numerose strade urbane e interpoderali impraticabili, si ritrova da più di un mese con la rete fognaria a cielo aperto (strada due querce) e con altri problemi di inaudita gravità. «Per fronteggiare l'emergenza – ha dichiarato Fazzolari – il Comune, anche senza la necessaria copertura finanziaria, ha dovuto e dovrà ancora impegnare ingenti risorse. Senza le provvidenze e gli aiuti del governo centrale rischiamo (come quasi tutti gli altri comuni del comprensorio) seriamente il collasso economico e il dissesto finanziario».

Franco Morelli, stigmatizzando l'immobilismo dell'esecutivo regionale in questo contesto di grande emergenza per le comunità e le popolazioni duramente colpite ha assicurato il suo impegno per accelerare l'iter necessario alla dichiarazione dello stato di calamità. Secondo quanto dallo stesso dichiarato, si muoverà con una triplice iniziativa: la presentazione immediata di un interrogazione in Consiglio regionale, la richiesta di un incontro con il prefetto e l'organizzazione di un meeting con il senatore Nitto Paola, sottosegretario agli Interni con competenze in materia di Protezione civile.

 

 
 

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