17 GENNAIO 2012  
 
 
 


Oppido/Sopralluogo congiunto nel reparto "chiuso" dai militari di Nas e Noe

Lavori a ritmo sostenuto per riaprire Medicina ai ricoveri

Un operaio lavora al reparto Medicina


Vincenzo Vaticano 


OPPIDO MAMERTINA - La responsabile dell’Azienda sanitaria provinciale Rosanna Squillacioti, accompagnata dalla dottoressa Teresa Leone, responsabile dell’unità operativa prevenzione, igiene e sicurezza e dall’architetto Pasquale Ferraro, referente dell’ufficio tecnico, ha effettuato ieri mattina un sopralluogo presso il locale nosocomio. I motivi di questa nuova “visita” sono da collegare all’esigenza, da parte dell’Asp 5, di accertare se esistano le condizioni per procedere alla revoca del blocco dei ricoveri presso il reparto medicina lungodegenza, così come richiesto in modo reiterato dal primo cittadino di Oppido Bruno Barillaro. Un blocco, si ricorda, disposto dalla stessa Azienda (a fine novembre scorso) sulla base del rapporto redatto dai carabinieri del Nas e del Noe che, nel corso di un ispezione, avevano riscontrato diverse irregolarità in materia di igiene e sanità, sicurezza dei luoghi di lavoro e salubrità degli ambienti.
Al termine della ricognizione, il sindaco Barillaro, si è dimostrato molto fiducioso in un positivo provvedimento per la soluzione del problema che attualmente impedisce il ricovero di pazienti nel reparto di medicina lungodegenza. Un reparto che, al momento, dispone di otto posti in locali idonei mentre la metà degli spazi del reparto sono in fase di avanzata ristrutturazione e di adeguamento con gli operai già al lavoro. << Siamo in attesa – ha riferito Barillaro – dell’approvazione da parte del Cipe del progetto definitivo che ci consentirà la messa a norma dell’intero primo piano per poter ospitare, con tutti i cosiddetti confort alberghieri, i 30 posti letto di lunga degenza previsti dal Piano sanitario>>.
Intanto, in attesa dell’autorizzazione per accedere ai locali della radiologia e adempiere alle prescrizione imposte dai Nas, è stata fornita una stampante digitale che rimuove il problema della presenza dell’uso di liquidi rilevato dai Nas. << Uno strumento – riferisce il sindaco – in grado anche di trasmettere in modo telematico le lastre in altri ospedali per l’emissione del referto in caso di temporanea indisponibilità di personale medico in loco>>.

 
     

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