17 MAGGIO  2007  
 
 
  Varapodio/ I comizi in successione
Rositani-Bonarrigo, un palco per due

 Vincenzo Vaticano


VARAPODIO - Con una popolazione sempre più interessata e coinvolta nelle vicende politiche che stanno caratterizzando, in questo particolare momento, la vita del paese, è entrata decisamente nel vivo la campagna elettorale e si stanno moltiplicando le “fatiche” dei due candidati (e relative compagini) che, a distanza di un anno, si contendono la massima carica politico amministrativa del comune dopo la decadenza del sindaco Orlando Fazzolari e il conseguente scioglimento del civico consenso per violazione della legge inerente “il terzo mandato”. Il sindaco uscente, va rilevato, si ripresenta in qualità di consigliere con la “sua” lista civica “Asso di coppe” capeggiata dall’on. Guglielmo Rositani, nativo del luogo ma residente a Rieti dove per tre volte è stato eletto parlamentare di An. L’altra lista (“Arcobaleno”), come nelle passate elezioni, è presente con la candidata a sindaco Carmela Bonarrigo, dirigente facente funzioni presso la procura della Repubblica di Palmi. Entrambi i candidati si sono presentati agli elettori attraverso dei pubblici comizi in una piazza (S.Stefano) gremita di cittadini. Ad “aprire” la campagna elettorale è stata l’ex compagine di maggioranza con un comizio in “tandem” di Fazzolari e Rositani. Quest’ultimo ha spiegato i motivi che l’hanno indotto ad accettare la candidatura a sindaco << da più parti offertargli e caldeggiata>>. Alternandosi dal podio, in una stessa serata, i due schieramenti, inoltre, si sono confrontati attraverso due comizi nel corso dei quali sono intervenuti Alessia De Pasquale e Carmela Bonarrigo (lista “Arcobaleno”) e Orlando Fazzolari e Guglielmo Rositani (lista “Asso di coppe”). Tutti, nei limiti di tempo disponibili hanno cercato di illustrare i loro programmi e le possibili soluzioni alle tante problematiche che affliggono il territorio. Tanti i temi trattati (agricoltura, progetti per l’occupazione, piano regolatore, servizi sociali ecc.) e tanti quelli che gli oratori si sono riproposti di trattare in futuro. Da evidenziare che in quest’ultima performance, gli interlocutori, pur riservando ai rispettivi avversari politici qualche “stilettata” e qualche allusione più o meno provocatoria, hanno usato toni abbastanza “soft”.
 

 

Back Home Page

Back index page