18 GIUGNO 2013  
 
 
 

Varapodio/La polizia preleva il corpo di un anziano perchè la procura indaga sull'incidente che gli è stato fatale

Funerale senza la salma sottoposta a sequestro

Vincenzo Vaticano 



VARAPODIO – Con evidente commozione l’intera comunità varapodiese e tanta gente dei paesi vicini hanno presenziato alla cerimonia funebre, officiata nella chiesa di S.Stefano, per dare l’ultimo saluto a Graziano Sciarrone, lo sfortunato pensionato settantottenne vittima di un incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di mercoledì scorso in una campagna di sua proprietà ubicata a qualche chilometro dal centro abitato.
Un saluto che, purtroppo, hanno potuto però dare solo ai numerosi familiari, in quanto il feretro non è mai arrivato in chiesa.
Qualche ora prima dei funerali, infatti, la salma di Graziano Sciarrone - stimato lavoratore conosciutissimo in paese, vittima di un doppio beffardo destino - , è stata “sottratta” ai familiari da una pattuglia di agenti della Polizia di Stato i quali, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Palmi Giulia Masci, hanno provveduto a riportare - con lo stesso carro funebre che doveva servire per i funerali – il corpo di Sciarrone presso la camera mortuaria dell’ospedale di Polistena per l’esame autoptico. Un ospedale, quello di Polistena, dove Sciarrone, subito dopo l’incidente, era stato ricoverato e sottoposto ad intervento chirurgico che non è però servito a salvargli la vita: dopo tre giorni di coma, è purtroppo, deceduto. La salma era stata restituita ai familiari  dai responsabili dell’ospedale giusto qualche ora prima che venisse “sequestrata” dagli uomini della Polizia di Stato. Alla base di tale provvedimento – secondo quanto riferiscono il legali dello studio Barca di Oppido Mamertina a cui i familiari di Sciarrone si sono rivolti per seguire gli sviluppi del caso - la circostanza che per restituire la salma occorreva il nulla osta della procura (che non c’è stato) in quanto il “caso” era caratterizzato da procedimento penale aperto d’ufficio per le lesioni aggravate riportate dalla vittima nell'incidente. Nella fattispecie, il letale incidente si sarebbe verificato a seguito del tentativo di Graziano Sciarrone di fermare la macchina che aveva poco prima parcheggiato nella sua campagna e che, inavvertitamente, molto probabilmente aveva lasciato senza freno e senza marcia innescata. L’istinto di bloccarla gli è costato caro poiché l’auto - è questo il diffuso resoconto - lo ha in qualche modo travolto ferendolo in modo grave.
Nonostante tutto, i familiari di Graziano Sciarrone hanno deciso di effettuare le esequie del loro congiunto, partecipando con estremo dolore, ma con grande dignità, ad una cerimonia insolita, in un’atmosfera quasi irreale e molto più triste di quella che dovrebbe pur essere una cerimonia funebre.
Come accennato, i familiari di Graziano Sciarrone hanno affidato allo studio legale Barca il compito di seguire gli sviluppi della dolorosa e anomala vicenda che li ha coinvolti, anche per tutelare interessi e diritti nel caso in cui dovessero emergere eventuali responsabilità di natura medica e sanitaria legati alla degenza in ospedale del loro congiunto.
 

 
     

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