19 GENNAIO 2014  
 
 
 


Oppido Mamertina/ E' stato difeso dalla figlia Eleonora

Assenteismo, il gup ha prosciolto Michele Musicò

Michele Musicò e l'avvocato Eleonora Musicò


Vincenzo Vaticano 



OPPIDO MAMERTINA – A seguito dell’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, era stato prelevato dalla propria abitazione nel settembre del 2012 e, a sirene spiegate, condotto presso la stazione Cc di Gioia Tauro per i rilievi fotografici.
Il provvedimento nei confronti di Michele Musicò, dipendente comunale, era stato disposto dalla Procura della Repubblica di Palmi per il reato di truffa e violazione del Tuel (Testo unico enti locali). In pratica, per assenteismo.
La notizia, riportata con risalto dalla stampa locale, aveva destato un certo clamore in quanto il soggetto risultava essere il padre dell’allora ed attuale presidente del Consiglio del Comune di Oppido Mamertina, avv. Eleonora Musico’.
<< Il collegio difensivo composto dagli avvocati Manuela Strangi e Domenico Alvaro – ritiene adesso opportuno far sapere la figlia di Michele Musicò - non esitava nell’imminenza dell’accaduto, a depositare istanza di revoca degli arresti domiciliari, ottenuta nel giro di pochi giorni perché eccessivamente gravosa, e sostituita con obbligo di firma. Ovviamente – tiene ancora a sottolineare – sono stati vari i disagi, oltre che le umiliazioni subite per un episodio dal sapore chiaramente speculativo>>.
La sofferta “odissea” di Musicò, comunque, dopo circa un anno e mezzo di vicende e fasi giudiziarie si è conclusa positivamente per l’imputato, qualche giorno fa, davanti al gup dr. Paolo Ramondino che lo ha, infatti, assolto perché il fatto non sussiste.
<< La difesa, rappresentata nell’occasione proprio dalla sottoscritta figlia del dipendente comunale - ha tenuto infine a precisare il presidente del Consiglio comunale oppidede, avv. Eleonora Musicò - delegata per l’udienza del giorno dai difensori di fiducia, utilizzando il materiale probatorio prodotto e sottolineando come la vicenda in questione sia stata solo il chiaro segno di una speculazione politica, aveva chiesto l’assoluzione per insussistenza del reato>>
Un’istanza, accolta dal giudice Ramondino, nonostante gli uffici della Procura avessero chiesto, insistendo sulla sussistenza del reato di assenteismo oltre che di truffa, la condanna del Musico’ a 18 mesi di reclusione e 900 euro di multa.

 
     

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