19 FEBBRAIO 2009  
 
 
 

Varapodio/ Il vice sindaco Fazzolari richiama nuovamente l'attenzione dell'Amministrazione provinciale

L'inagibilità del ponte Marro forte ostacolo alla circolazione

Il ponte sul Marro danneggiato e chiuso al traffico

 

 


VARAPODIO -  Lo stato di estremo disagio, di pericolo e di profondo isolamento determinato dai recenti eventi alluvionali è stato, ancora una volta, “rappresentato” al presidente della Provincia con una lettera che, il vice sindaco Orlando Fazzolari, ha trasmesso, per conoscenza, anche ad altri organi istituzionali regionali e nazionali. << La situazione di maggior rilevanza è costituita – scrive Fazzolari - dall’inagibilità del ponte Marro che, oltre a questo Comune, collega numerosi centri preaspromontani con il resto del territorio ove, peraltro, risultano ubicati luoghi di lavoro, presidi sanitari e quanto altro rientra negli interessi principali della vita quotidiana dell’intera collettività. Un disagio, amplificato da una situazione di persistente pericolo dovuta all’inadeguatezza dei percorsi alternativi che, oltre ad allungare i tragitti, non risultano idonei ad assorbire il traffico generato dall’enorme numero di mezzi (anche pesanti) che attualmente vi transitano>>. Fazzolari, lamentando, tra tante altre cose, che, l’Amministrazione provinciale non si preoccupa minimamente e risulta completamente latitante, prosegue evidenziando come << Tale atteggiamento provoca stupore, sconcerto e rabbia tra la popolazione, convinta prima di tutto che il ripristino statico del ponte non sia un intervento particolarmente complesso, ma anche, e soprattutto, perché convinta di essere ignorata nella dignità e nell’attività del vivere civile. Sempre più numerose e pressanti, infatti, risultano le richieste da parte dei cittadini>>. Ecco perché, prevedendo più o meno lunghi i tempi di soluzione del problema, il vice sindaco chiede espressamente, nelle more, l’intervento urgente dell’esercito per la realizzazione di un manufatto provvisorio (cosiddetto ponte Baily, ) idoneo a sottrarre la popolazione ad uno stato di disagio che , dal dopoguerra ad oggi non ha precedenti, nonostante il progresso e il grande sviluppo tecnologico. << Cio – scrive infine Fazzolari – per scongiurare anche eventuali pregiudizi per l’ordine pubblico, che potrebbero verificarsi a causa di siffatti e protratti comportamenti omissivi>>. Fin qui la lettera di Fazzolari. A proposito, comunque, dell’attuale percorso alternativo (Ferrandina – Castellace – Quarantano – Cirello ) utilizzato per raggiungere scuole, stazioni ferroviarie, ingressi autostradali e, in genere, gli altri centri della Piana, va, senz’altro evidenziato il colpevole ed omissivo immobilismo della Provincia alla luce, anche, di molte segnalazioni e lamentele pervenuteci da automobilisti che giornalmente transitano su questo tratto di strada. Nonostante l’aumento esponenziale del traffico in questa residua via di collegamento, infatti, nessuno ha ancora provveduto a riparare le innumerevoli buche che, oltre a renderla una vera e propria “gruviera”, costringono gli automobilisti a procedere a zig zag per evitare danni ai propri mezzi. Mettendo a rischio, così, la propria incolumità personale per possibili collisioni con altri mezzi. Un intervento ordinario di manutenzione, in definitiva, non particolarmente complicato ed oneroso da effettuare.

 
 

Back Home Page

Back index page