19 GIUGNO 2009  
 
 
 

Varapodio-Piana Gioia Tauro/ Un collegamento indispensabile alla viabilità. Cantieri aperti a Luglio

Al via i lavori per rimettere in piedi il ponte sul fiume Marro

Il ponte sul Marro danneggiato ed attualmente chiuso al traffico

 

 


VARAPODIO - I lavori per il ripristino della viabilità sul ponte Marro, danneggiato a seguito delle alluvioni dei mesi di dicembre e gennaio scorsi, avranno inizio entro la metà del prossimo mese di luglio, con l’apertura dei primi cantieri. Lo riferisce – attraverso un comunicato stampa – Carmela Bonarrigo , coordinatrice regionale donne di Italia dei Valori nonché portavoce di uno dei due gruppi di minoranza al Comune. L’esponente di Idv unitamente all’altro consigliere comunale di opposizione Pio Cosma, dopo un incontro con l’Amministrazione provinciale rappresentata, nell’occasione, dal consigliere Giovanni Barone e dall’ing. Casile (supervisore lavori pubblici), ha voluto esprimere tutta la soddisfazione per il risultato raggiunto. << La questione – viene evidenziato - è stata seguita con grande attenzione e oggi, a conclusione di una lunga serie di contatti e dialoghi con l’amministrazione del presidente Morabito, posso esprimere tutta la nostra soddisfazione per il risultato raggiunto. Sottolineo – ha poi detto – l’enorme importanza della riattivazione di un’arteria “vitale” per le popolazioni dei comuni interessati, soprattutto Varapodio, Oppido Mamertina e frazioni, onde evitare , attraverso una rapida opera di ricostruzione, ulteriori danni agli agricoltori, in concomitanza della raccolta annuale dei prodotti, e alle altre aziende che operano nel territorio>>. Nel corso dell’incontro – emerge dal comunicato – il consigliere Barone ha puntualizzato lo sforzo effettuato per ovviare al grosso problema del territorio preaspromontano, mentre l’ing. Casile ha aggiunto che la Provincia non solo non ha perso tempo ma si è attivata con solerzia nel rispetto delle normative vigenti e delle procedure che non permettono, per lavori come quelli del ponte Marro il cui ammontare e di circa 2 milioni e 500 mila euro, affidamenti diretti. << E’ giusto sottolineare – conclude la Bonarrigo convenendo con i rappresentanti della presenti all’incontro – la piena osservanza in questo caso delle norme previste dalla legge; perché, come sovente si è verificato, le calamità naturali non devono costituire occasione di illecito accaparramento del denaro pubblico>>.
 

 

 
 

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