19 AGOSTO 2009  
 
 
 

Varapodio/Organizzata dalla Pro Loco

Doppio appuntamento con "A fera da pittara"

Il direttivo della Pro Loco: Fedele (al centro), Silipigni, Scarpari, Siclari, Sgrò, Diretto, Pisani

 Vincenzo Vaticano


VARAPODIO - Si susseguono con sistematica periodicità le attività della Pro Loco che, a distanza di pochi mesi dalla sua costituzione, ha già all’attivo un bilancio di diverse e riuscite manifestazioni che hanno contribuito, in maniera inequivocabile, a ravvivare l’estate paesana. L’ultima iniziativa in ordine di tempo, sicuramente la più importante ed impegnativa, riguarda l’organizzazione, per oggi e domani, di “due serate sotto le stelle nel territorio dell’antico feudo del casale di Barapodi”. Due serate (dalle ore 19 alle 24) nelle quali farà bella mostra “A fera da pittara”, un evento, il cui fine è quello di trasformare tutto il centro storico in un mercato all’aperto che richiami alla memoria le attività artigianali degli antenati, rievocando gli antichi mestieri quali: intaglio del legno, lavorazione del ferro, ricamo, uncinetto, l’attività dell’ultimo maniscalco, dell’ultimo stagnino. Il tutto, secondo il programma degli organizzatori, accompagnato dalla degustazione di prodotti gastronomici tradizionali. “A pittara”, è il caso di evidenziare, è il nome dialettale della pianta – molto diffusa sul territorio - che produce il fico d’india, frutto coloratissimo che nei tempi passati veniva venduto dalle raccoglitrici lungo le strade del centro storico. L’evento, patrocinato dal Comune, dalla Camera di commercio e dall’Ente parco, spazierà, secondo quanto riferisce il presidente dell’associazione arch. Francesco Fedele << in lungo ed in largo all’interno della cultura popolare calabrese attraverso la laboriosità degli artigiani, la degustazione dei prodotti tipici, l’intrattenimento degli artisti di strada e i ritmi danzanti dei musicisti etno-popolari, promuovendo tutte quelle che sono le usanze popolari del nostro territorio, coinvolgendo tutte le generazioni, le quali ricercano con entusiasmo le radici della propria civiltà, valorizzando così sotto tutti gli aspetti quelle che sono le tradizioni del nostro patrimonio culturale che definisce la nostra identità collettiva, costituendo così, una risorsa da tutelare e valorizzare che permetta di garantire lo sviluppo attraverso un turismo attivo e culturale>>.

 
 

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