19 DICEMBRE 2000  
 
Varapodio / Tre donne per due posti di vigile

 Vincenzo Vaticano


 VARAPODIO – Solo 3 dei 53 partecipanti al concorso bandito dal Comune di Varapodio per l'assunzione in pianta organica di due vigili urbani, hanno superato la prova scritta (sostenuta in due giorni consecutivi lo scorso ottobre) e hanno conseguito il diritto a cimentarsi per la prova orale che, come la prova scritta, verterà sui compiti e sulle funzioni degli agenti di polizia municipale. Un responso, reso noto qualche giorno fa dalla commissione esaminatrice composta dal segretario comunale Elisabetta Tripodi (presidente), dal viceprefetto di Reggio Calabria, Giuseppe Rizzo, dal funzionario regionale, Rosario Carnevale, e dal segretario verbalizzante, Lina Trapani, ragioniere del Comune. Un responso, per certi versi clamoroso se si considera la dimensione della percentuale di «bocciati». A ottenere il fatidico punteggio indispensabile per «passare il turno» (21/30 come minimo in entrambe le prove), sono state tre rappresentanti del «gentil sesso», due delle quali provenienti da altri paesi della provincia, e cioè Maria Rita Pellicanò di Melito Porto Salvo e Concetta Berlingieri di Cittanova. La terza ammessa alla prova orale, Angelica Miliadò, risulta l'unica superstite della folta pattuglia di candidati varapodiesi (poco meno di trenta) «falcidiata» in questa fase di selezione del concorso appena conclusasi. Ovviamente, come spesso succede in questi casi, c'è molta delusione e rammarico tra gli esclusi per i quali, l'eventuale esito positivo di questo concorso, avrebbe determinato la fine del loro stato di precarietà e la soluzione definitiva del loro problema occupazionale. È il caso di rilevare, comunque, che qualche candidato, avvalendosi della legge 241 (la cosiddetta legge sulla trasparenza), ha avanzato istanza in Comune per prendere visione dei propri elaborati e delle eventuali correzioni apportate dalla commissione di esami.

 

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