20 FEBBRAIO 1999  
 
    Varapodio / Accusata di peculato, falso, abuso e istigazione alla corruzione
Segretaria comunale ai domiciliari

Paolo Montalto

PALMI – Peculato, falsità ideologica, falsità materiale, abuso d'ufficio e istigazione alla corruzione. Queste le accuse per le quali ieri mattina è stata posta agli arresti domiciliari alla segretaria comunale di Varapodio, Vincenza Nucera, trentenne originaria di Melito Porto Salvo. La decisione è stata presa in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palmi, Alfredo Bonagura, il quale ha accolto la relativa richiesta formulata dal procuratore capo della Repubblica, Elio Costa. A dare esecuzione al provvedimento cautelare sono stati gli uomini della polizia di Stato della Sezione di Pg della Procura palmese, i quali sono stati i protagonisti delle investigazioni poste poi a base della richiesta del procuratore Costa. Secondo quella che è l'analisi accusatoria, la Nucera si sarebbe appropriata di somme di denaro per una cifra superiore ai tre milioni di lire, manipolando alcuni documenti contabili che la riguardavano. Il riferimento è a due circostanze specifiche: due viaggi per servizio che si sono svolti a Roma e Milano, e che l'hanno vista protagonista tra gennaio e giugno dello scorso anno. La documentazione che gli inquirenti ritengono sia stata manipolata sarebbe costituita da titoli di viaggio aereo, fatture di alberghi e scontrini fiscali rilasciati da pubblici esercizi commerciali. Le contestazioni dei falsi si baserebbero anch'esse sulla consegna delle varie fatturazioni, fatta per ottenere il rimborso delle spese sostenute; l'abuso d'ufficio, invece, sarebbe relativo alle circostanze attinenti proprio alle mansioni che la stessa segreteria comunale rivestiva in seno all'Amministrazione del Comune di Varapodio. Particolare, infine, la vicenda che ha portato gli inquirenti a contestare anche il reato di istigazione alla corruzione. Secondo l'accusa, infatti, Vincenza Nucera avrebbe offerto una somma di denaro a una dipendente dello stesso Comune pianigiano per far sì che non fossero denunciati all'autorità giudiziaria i fatti che la riguardavano, dei quali la stessa era venuta a conoscenza nell'esercizio delle sue funzioni. L'indagine degli uomini della sezione di Pg della polizia di Stato della Procura palmese è durata alcuni mesi. E, a conclusione dell'inchiesta, il procuratore capo, Elio Costa, ha avanzato una richiesta di provvedimento cautelare della custodia domiciliare nei confronti della segreteria comunale di Varapodio, accolto dal Gip di Palmi ed eseguito nella giornata di ieri.

 

   

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