20 GIUGNO 2013  
 
 
 


A cinque anni dall'alluvione nessun intervento per la sicurezza

La strada Varapodio - Taurianova Fazzolari scuote il presidente Raffa

 La voragine "dimenticata" sulla strada provinciale 1


Vincenzo Vaticano 


 
  VARAPODIO – La diatriba tra la locale Amministrazione comunale e l’Amministrazione provinciale innescata dai lavori di messa in sicurezza di un costone sovrastante la strada provinciale 29, si arricchisce di un nuovo capitolo. Il sindaco Orlando Fazzolari, che aveva, nell’occasione, criticato il modus operandi della Provincia, ha ritenuto, infatti, opportuno ritornare sull’argomento per “commentare” quanto dichiarato dai responsabili dell’Ente (assessore provinciale Domenico Giannetta in primis, ndc) subito dopo l’esecuzione dei lavori e la riapertura al traffico della strada.
<< La Provincia di Reggio Calabria - sottolinea Fazzolari - ha annunciato la riapertura al traffico della SP 29 a tempo di record, cioe’ con tre giorni di ritardo rispetto ai tempi stabiliti nella sua ordinanza e quindi il 9 giugno anziché il 6. Inoltre - aggiunge - hanno reso omaggio ai tecnici ed alle ditte interessate all’esecuzione dell’opera per aver lavorato giorno e notte per rispettare la tanto agognata scadenza>>.
Ciò premesso, il sindaco di Varapodio si domanda <<Cosa sarebbe successo se non ci fossero state le proteste e quando, in condizioni di lavoro ordinario, i cittadini di questo comprensorio avrebbero potuto beneficiare della riapertura della strada>>. Poi aggiunge in modo convinto, che << L’unico record che da queste parti i cittadini utenti possono certificare è il ritardo con cui la Provincia sta affrontando l’annosa questione del tratto provinciale SP 1 Dir Varapodio - Taurianova, in quanto, dopo cinque anni dall’alluvione del 2008, ancora oggi non e’ possibile sapere quando partiranno i lavori per la messa in sicurezza della stessa strada>>.
Ricordando, quindi, le vive aspettative dei cittadini in ordine allo sviluppo viario del territorio, soprattutto per quanto attiene il reperimento dei fondi per realizzare la tanto sospirata Pedemontana, Fazzolari constata con amarezza e rabbia come << Tale progetto sia stato definitivamente accantonato e gli amministratori pensano quale soluzione della viabilità interna la semplice rimozione di un pezzo di costone>>.
Invitando, infine, gli amministratori a rimboccarsi le maniche per il bene comune senza polemizzare o arrabbiarsi, quando si viene criticati, Fazzolari si augura che << La Provincia si adoperi immediatamente affinché le vecchie mulattiere che quotidianamente siamo costretti a percorrere, possano, finalmente, essere chiamate strade>>.
 
 

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