12   LUGLIO  2011  
 
 
 


Oppido /L'operaio morto schiacciato

Una folla commossa ai funerali di Mammone


Vincenzo Vaticano 



OPPIDO MAMERTINA – Con un lunghissimo applauso è tanta commozione l’intera comunità oppidese e tantissime persone dei paesi vicini hanno dato l’ultimo commosso addio al feretro di Rosario (Saro) Mammone, lo sfortunato operaio cinquantaseienne vittima di un incidente sul lavoro avvenuto nella mattinata di sabato scorso ad Acquaro, piccola frazione del Comune di Cosoleto. Una disgrazia causata da un beffardo destino mentre Mammone, infaticabile e stimato lavoratore, era intendo, a svolgere le sue mansioni di operatore ecologico al servizio di una ditta operante nel servizio della raccolta di rifiuti solidi urbani. Gli sarebbe stato fatale, secondo quanto si è potuto apprendere, un inatteso ed improvviso movimento del mezzo di raccolta che l’ha travolto stringendolo contro un muro.
Una moltitudine di persone si è stretta attorno ai congiunti accompagnando la bara dal Santuario della Madonna delle Grazie, dove si sono svolte le esequie, fino al cimitero della frazione Tresilico.
In prima fila, oltre ai familiari, il sindaco di Oppido Bruno Barillaro e quello di Cosoleto Antonio Gioffrè, presenti in veste istituzionale e con fascia tricolore per manifestare il lutto di entrambe le cittadine coinvolte dall’inaspettata disgrazia.
A portare a spalla la bara gli amici intimi con in testa Vincenzo Monteleone, presidente della Mamertresilicese (società calcistica che milita in Promozione) di cui Saro Mammone, da autentico uomo di sport, era dirigente ed accanito sostenitore. Soci, dirigenti e giocatori della squadra hanno partecipato in massa per accompagnarlo nel suo ultimo tragitto. Anche tanti gli atleti che, avendo giocato in passato nella squadra, sono, comunque, giunti a Oppido per dare al loro amico l’ultimo saluto.

 
     

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