22 agosto 2013  
 
 
 


VARAPODIO/La Pro loco prepara la manifestazione con l'allestimento di numerosi stand

"A fera da pittara" tra arte, artigianato e musica

 Una passata edizione della fiera


Vincenzo Vaticano 


 
 

VARAPODIO – Un evento per creare un connubio tra arte, artigianato, enogastronomia e musica, attraverso un unico filo conduttore e un denominatore comune: la tradizione. Con questo significativo obiettivo l’associazione Pro Loco “Coppa vitrea di Varapodio”, dopo le tante e periodiche iniziative di varia natura intraprese per ravvivare il paese, si accinge a realizzare, per il quinto anno consecutivo, “A fera da pittara”, sicuramente la manifestazione annuale più importante e impegnativa organizzata dall’associazione presieduta dall’arch. Francesco Fedele. La fiera, “reduce” dal sorprendente successo di pubblico ottenuto nelle precedenti edizioni, sarà riproposta oggi e domani con l’allestimento di numerosi e variegati stand presso piazza S.Nicola e qualche altra via ad essa adiacente.
<< Anche quest'anno - ha voluto rimarcare il presidente Francesco Fedele - tra mille peripezie, siamo riusciti ad organizzare la fiera grazie, soprattutto, all’impegno di tutti i nostri ragazzi che, come sempre, si sono prodigati per rendere possibile questo evento molto atteso dalla cittadinanza>>.
“A pittara” – è il caso di spiegare - è il nome dialettale della pianta, molto diffusa sul territorio, che produce il fico d’india, frutto coloratissimo che nei tempi passati veniva venduto dalle raccoglitrici in vari punti del paese.
Alla manifestazione – patrocinata dalla locale Amministrazione comunale, dalla Provincia e dalla Regione - sarà associata l’esibizione (domani sera) del gruppo di musica etnica “I Mattanza” e del gruppo “Orkestrana Orkestra”. Allieterà la due giorni della fiera il team di animazione “Pinko Panco” con giochi per adulti e piccoli.
L’occasione - è questo l'intento degli organizzatori - servirà per “celebrare” i prodotti artigianali, promuovere quelli tipici e rilanciare un’immagine positiva della cultura calabrese, rielaborando, insieme alle creazioni moderne, le attività tradizionali artigianali che vanno scomparendo.

 

 

Back Home Page

Back index page