22 AGOSTO 2015  
 

22/08/2015

Vincenzo Vaticano

OPPIDO – Organizzata dall’associazione culturale “Mazzullo, opere d’arte” col patrocinio del Comune e in collaborazione con il Museo diocesano d’arte sacra è stata inaugurata nel giardino dell’Episcopio, la mostra antologica “…. in volto sì fedele e sì perfetto – Domenico Mazzullo. Ritrattistica dal Novecento”.
Il repertorio presentato include i ritratti di ottanta personaggi, eseguiti tra gli anni dieci e gli anni settanta dello scorso secolo . Tali opere sono state scelte fra quelle raccolte nella collezione privata del maestro e quelle messe a disposizione da famiglie oppidesi
Domenico Mazzullo, è il caso di ricordare, fu pittore, scultore e poeta in lingua e in vernacolo. Formatosi nella scuola dei fratelli Jerace, è considerato tra i protagonisti indiscussi dell’arte contemporanea calabrese.
A dare l’avvio alla cerimonia d’inaugurazione è stata Nunzia De Pasquale che ha declamato “In volto sì fede e sì perfetto”, poesia emblema dell’intera mostra a firma di Vincenzo Macedonio .
I lavori, moderati da don Letterio Festa, direttore dell’Archivio storico diocesano, hanno visto l’ intervento di Paolo Martino , direttore del Museo, che ha presentato dei cenni indicativi del percorso espositivo.
Mariano Mazzullo, nipote del maestro e presidente dell’omonima associazione culturale, ne ha illustrato “l’ opera professionale che adesso abbiamo il compito storico di narrare” mentre Antonio Rosselli, vicepresidente dell’associazione culturale “Geppo Tedeschi”, nella sua disamina storico- critica relativa a Domenico Mazzullo ha sottolineato che il ritrattista “mise a frutto i rudimenti della tecnica pittorica nella scuola neoclassica dei fratelli Jerace, sapendo oltrepassare il linguaggio di genere con una ritrattistica che pervade l’intimità psicologica dei soggetti ritratti e indaga l’emotività e i temperamenti di chi posa rompendo il dettame di “verosimiglianza”>>. Mons. Francesco Milito, vescovo di Oppido- Palmi, ha concluso i lavori esprimendo vivo apprezzamento per l’iniziativa che ha consentito di evidenziare la grande valenza delle opere esposte nel contesto culturale e religioso del Museo diocesano.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 14 ottobre.

 
 

 

 

 

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