22 NOVEMBRE   2006  
 
 
  Oppido/ Unanime parere negativo sull'atto aziendale dell'Asl 10
Un consiglio straordinario sulla vertenza ospedale

 


Il sindaco Giuseppe Rugolo

 

Vincenzo Vaticano

OPPIDO - Nonostante le assicurazioni e gli impegni assunti dagli organi sanitari della Regione e dell’Asl n.10 dopo la civile protesta, di cittadini ed esponenti politici ed istituzionali, protrattasi per oltre due mesi ( che ha portato all’occupazione della sede municipale per lungo tempo), la situazione del locale nosocomio è, e rimane sempre estremamente precaria sotto tutti i punti di vista. Per valutare ed analizzare tale critica situazione – evidenziata recentemente anche attraverso vari manifesti e comunicati da parte di cittadini ed organismi politici ed amministrativi – si è riunito il civico consesso, in seduta straordinaria e di urgenza, per discutere un unico punto all’ordine del giorno: “Esame e valutazione dell’Atto aziendale dell’Asl n.10 di Palmi. Determinazioni”. Oltre ai locali amministratori comunali, nella sala consiliare gremita di cittadini, hanno partecipato alla riunione quasi tutti i sindaci del comprensorio della Comunità montana versante tirrenico meridionale: Beniamino Alessio (Molochio); Alfonso Germanò (Santa Cristina); Angelo Surace (Cosoleto); Rocco Corigliano (Delianuova); Orlando Fazzolari (Varapodio); Agostino Mileto (Scido). Presente anche il presidente della giunta della Comunità montana Antonio Alvaro. Nel corso dei lavori aperti dal sindaco Giuseppe Rugolo e proseguiti fino a tarda sera numerosi sono stati gli interventi dei partecipanti ai lavori del consiglio straordinario. Unanime, si può tranquillamente affermare, è stata la valutazione ed il giudizio negativo espresso nei confronti dell’Atto aziendale dell’Asl 10 che ha pesantemente penalizzato l’ospedale cittadino. Unanime, anche, la convinzione emersa durante i lavori: continuare quanto più possibile la mobilitazione in vista della redazione del nuovo piano sanitario che deciderà in modo determinante quale sarà il futuro del nosocomio che, è stato ricordato ancora una volta, gode tuttora dello status di “ospedale di montagna” nonostante i continui e progressivi provvedimenti che ne hanno notevolmente depotenziato le funzioni. Funzioni e servizi che, non è esagerato affermare, sono di vitale importanza per gli utenti, quasi tutti residenti in zone particolarmente disagiate.

 

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