23 GENNAIO 2011  
 
 
 

Varapodio/Analisi e proposte al consiglio comunale aperto.

L'agrumicoltura è in ginocchio, contromisure per uscire dal tunnel

 Vincenzo Vaticano

I lavori del consiglio comunale aperto

VARAPODIO – Sfiducia, frustrazione, rabbia e rassegnazione. Questi gli stati d’animo evidenziati dagli agrumicoltori varapodiesi presenti alla riunione del consiglio comunale aperto convocato in sessione straordinaria per discutere l’unico punto posto all’ordine del giorno, vale a dire l’acuirsi della stato di crisi in cui versa il comparto agricolo (in particolare l’agrumicoltura) di tutto il comprensorio pianigiano dove le arance sottopagate non vengono raccolte, dove l’economia langue, i paesi si spopolano e i giovani se ne vanno. Una situazione di allarme economico e sociale già emersa e denunciata, in tutta la sua drammaticità, sempre a Varapodio, poco meno di una settimana fa, durante i lavori dell’assemblea regionale di Coldiretti Calabria organizzata per discutere i gravi problemi che affliggono l’agricoltura e per illustrare, contestualmente e in maniera articolata, iniziative utili al suo possibile rilancio attraverso progetti e proposte di nuove politiche di sviluppo in grado di ridare dignità e speranza a tutti i lavoratori del settore.
Queste proposte, va subito rilevato, dopo una lunga discussione che, oltre ai consiglieri comunali, ha coinvolto molti dei presenti, sono state formalmente “adottate” e fatte proprie (con qualche integrazione) dal civico consesso, all’unanimità, attraverso una delibera che, resa immediatamente esecutiva, sarà inoltrata ai massimi organi regionali e provinciali per le iniziative di relativa competenza e ai sindaci dei 33 comuni della Piana. A tutti verrà chiesto di associarsi all’iniziativa – adottando analoghe deliberazioni – per sostenere la “battaglia” che, insieme a Coldiretti, si cercherà di portare avanti per evitare il “default” di migliaia di aziende e di singoli agricoltori che dal settore trovano la loro principale fonte di reddito. Il tutto, nella preoccupante prospettiva delle prossime scadenze (2013) che, con molta probabilità, coincideranno con la drastica riduzione dei contributi da parte della comunità europea.
Le richieste della Coldiretti che - riscontrando generale ed unanime apprezzamento hanno indotto il capogruppo di minoranza Carmela Bonarrigo ad assumere l’impegno, condiviso dal vice sindaco Orlando Fazzolari, di chiedere la convocazione di un consiglio comunale aperto per recepirle come proprie - sono diverse e hanno come interlocutore principale la Regione.
Ad essa, viene prima di tutto chiesto, di presentare una proposta in Parlamento per far modificare la legge sulla disciplina delle bevande analcoliche (n. 286/61) al fine di aumentare la percentuale vigente del 12% di succo di arance nelle bibite. La Regione, quindi, viene invitata ad attivare, immediatamente, un piano straordinario agrumicolo regionale che riorganizzi il comparto e riprogrammi in modo diversificato – tenendo debitamente conto e in modo circostanziato della peculiarità del territorio della Piana di Gioia Tauro – la produzione delle diverse varietà di agrumi, garantendo un indennizzo a chi realizza investimenti di riconversione per compensare il mancato reddito ed i costi aggiuntivi per le cure colturali prima dell’entrata in produzione dei nuovi impianti. << Un’operazione quest’ultima – secondo il vice sindaco Fazzolari – che la Regione potrebbe agevolmente portare a termine, utilizzando quei fondi (Fas, Fesr, Psr) che, pienamente disponibili, non si riesce però a tradurli in strumenti di sviluppo.
Un ulteriore richiesta riguarda il potenziamento dell’ufficio Fitosanitario regionale del porto di Gioia Tauro e il ripristino dell’art.12 delle legge regionale n.8/2010 (Riordino fondiario e ricambio generazionale in agricoltura) abrogato con la legge 22/2010.
Alla regione viene, ancora, chiesto di sollecitare la Commissione europea ad emettere il parere di compatibilità per l’applicazione della legge regionale per “orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli regionali”. Altre due importanti richieste riguardano, infine, l’attivazione dei servizi di assistenza tecnica e l’attivazione dei fondi di garanzia per l’accesso al credito Fincalabria spa.

 
 

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