23 FEBBRAIO 2007  
 
 
 

 

Varapodio/ La Corte d'Appello sul terzo mandato consecutivo
Fazzolari sindaco ineleggibile, dichiarata la decadenza

Vincenzo Vaticano


 

VARAPODIO – La decisione con cui, lo scorso agosto, il Tribunale di Palmi ha giudicato Orlando Fazzolari ineleggibile alla carica di sindaco per violazione della norma inerente il divieto del terzo mandato consecutivo, è stata confermata dalla Corte d'Appello di Reggio Calabria. E ieri, con sentenza immediatamente esecutiva, la corte ha disposto l'immediata decadenza del primo cittadino di Varapodio. Esattamente come lo stesso organo giudicante, all'inizio del corrente mese, si era pronunciato nei confronti di Rocco Biasi, sindaco di Taurianova. Una decisione che pone fine allo "scontro" politico tra la compagine di maggioranza e i due gruppi di opposizione che, sia nel corso della campagna elettorale che durante il pur breve periodo (9 mesi circa) di gestione amministrativa, avevano sostenuto le loro tesi contrapposte in merito alla questione del terzo mandato e dell'ineleggibilità del sindaco privo, secondo l'opposizione, dei requisiti necessari per ricoprire tale carica. La magistratura ordinaria, quindi, adita dal prefetto attraverso l'esercizio della cosiddetta "azione popolare", ha sancito la decadenza di Orlando Fazzolari da sindaco sia nel giudizio di primo grado sia in quello d'appello, mettendo fine alla diatriba politica tra gli schieramenti contrapposti. La sentenza di appello, va comunque rilevato, pur producendo immediatamente effetti esecutivi, non può considerarsi passata in giudicato, in quanto soggetta ad eventuale ricorso presso la Corte di Cassazione. Tuttavia, alla luce della decisione giudiziale, e soprattutto in base alla recentissima circolare, estremamente esplicativa e chiarificatrice, emanata dal ministero degli Interni, la situazione politico amministrativa del paese, che fino a qualche giorno fa si prospettava alquanto incerta per gli sviluppi ed i possibili scenari, assume adesso contorni sempre più definiti. È più che verosimile supporre, infatti, che, a seguito della decadenza del sindaco, seguirà l'immediato scioglimento del consiglio comunale «con nomina del commissario prefettizio – recita così la circolare ministeriale – che espleti le funzioni del sindaco, della giunta e del consiglio per assicurare la provvisoria gestione fino all'imminente rinnovo elettorale. L'efficacia di detto strumento è strettamente connessa con la celerità dei relativi adempimenti da espletarsi entro il prossimo 24 febbraio, termine ultimo entro il quale devono verificarsi le condizioni per assicurare il rinnovo delle rappresentanze elettive nelle consultazioni primaverili». Tale soluzione individuata dal Ministero (e già applicata nel Comune di Taurianova ), oltre a tantissime altre considerazioni dettagliatamente elencate nella citata circolare, tiene conto «dell'univoca giurisprudenza che negli ultimi mesi si è formata in merito alla violazione del divieto posto dall'art. 51 del Tuel 267/00 e che vede tutti i sindaci soccombenti nei ricorsi promossi ai sensi dell'art. 70 dello stesso testo unico».

 
 
 
 
 

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