24  MARZO 2011  
 
 
 


Oppido/Un seminario scientifico organizzato dai Lions club di Taurianova e di Villa San Giovanni

Prevenzione e diagnosi precoce del cancro al colon retto

I medici Muratore, Polifroni, Randazzo, Iozzo, Mura, Naim e Alessi


Vincenzo Vaticano 



OPPIDO MAMERTINA – Prevenzione e diagnosi precoce nel campo delle malattie neoplastiche; in particolare, diagnosi precoce del cancro del colon retto. E’ stato questo il tema del convegno scientifico organizzato – presso il salone del Seminario vescovile – dal Lions club “Vallis Salinarum” di Taurianova e dal Lions club “Fata Morgana” di Villa San Giovanni. << Un meeting - ha avuto modo di precisare il dott. Pasquale Iozzo, presidente del club “Vallis salinarum” – in linea con uno dei temi distrettuali che vede i Lions impegnati al fianco delle istituzioni nella lotta alla “peste del terzo millennio”, ovvero alla patologia neo plastica>>.
Principale relatore è stato il dott. Giuseppe Naim - primario di gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’Asp 5, nonché past president del Lions club “Fata Morgana” - che si è avvalso di alcune videoclip per rendere più chiara la sua esposizione. Folto il gruppo di medici che hanno portato il loro contributo ai lavori.
<< Dopo il carcinoma della prostata e del polmone tra i maschi, e dopo il carcinoma della mammella e del polmone nelle donne – ha esordito Naim – il cancro del colon retto, è la terza neoplasia maligna tra la popolazione; una patologia – ha aggiunto -, diffusa e in costante aumento>>.
Illustrando, quindi, i vari fattori di rischio e le norme igienico sanitarie che tale rischio possono contribuire a ridurre, il relatore ha dichiarato come sia fondamentale << potere e sapere usare tutte le opzioni di cui oggi si dispone in campo diagnostico, per individuare ed asportare eventuali lesioni benigne prima che alcune di esse possano degenerare e trasformarsi in tumore>>.
In tema di prevenzione ha poi ribadito – tra l’altro – l’importante funzione rivestita dai medici di base chiamati ad indirizzare i pazienti verso diagnosi precoci in grado di prevenire la mortalità. << Purtroppo – ha però detto concludendo la sua articolata relazione – la Calabria è l’unica regione dove non si fa attività di screening sulla popolazione>>.

 
     

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