24 MARZO 2012  
 
 
 


OPPIDO/Consiglio comunale dopo i due omicidi

Oppido reagisce ai lugubri segnali di una nuova faida

Il consiglio comunale riunito a Oppido


Vincenzo Vaticano 


OPPIDO MAMERTINA – Ordine pubblico, allarme sociale e riflessioni sugli ultimi eventi delittuosi verificatisi nel territorio. Di questo si è lungamente discusso nel consiglio comunale aperto tenutosi presso l'auditorium delle scuole elementari, alla presenza di esponenti politici e sindaci del comprensorio e di altre località. Non particolarmente numerosa la presenza di pubblico pur se, com’è stato rilevato più volte nel corso dei lavori << all’appuntamento non sono mancate tutte quelle persone, espressione della società civile e dell’associazionismo che costituiscono il “trait d’union” tra l’intera cittadinanza e gli amministratori comunali impegnati, in questo difficile momento, a produrre il massimo sforzo per interrompere la spirale di violenza che attanaglia il paese>>. Molto significativa è risultata la presenza dei familiari della piccola Maria Angela Sansalone, la bimba vittima innocente della faida che negli anni 90 infuriava a Oppido.
Il presidente del consiglio Eleonora Musicò ha introdotto i lavori ringraziando gli intervenuti a nome, anche, della popolazione oppidese che, << domenica scorsa non ha avuto timore a scendere in strada per ribadire con ogni forma il no alla violenza>>. Anche il sindaco Bruno Barillaro, ad inizio seduta, ha voluto elogiare la cittadina << molto vicina agli amministratori, in questo periodo caratterizzato dai noti “fattacci” di sangue che ci hanno letteralmente messi in ginocchio>>. Insieme ai consiglieri di maggioranza e minoranza si sono seduti, per l’occasione, al tavolo dei lavori l’on. Mario Tassone e l’on. Elio Belcastro. Esprimendo la loro solidarietà al sindaco, entrambi hanno dichiarato che, anche se oberati di impegni, non potevano esimersi dal partecipare alla riunione per << esprimere la condanna dei barbari episodi che contribuiscono a dipingere, al di fuori dei nostri confini, la Calabria come una terra perduta e senza speranza>>. Domenico Giannetta, nella doppia veste di consigliere comunale e assessore provinciale, oltre ad esprimere preoccupazione per l’ eventualità di dover ripercorrere momenti bui e tristi già vissuti nel passato, ha presentato formale richiesta che il comune si costituisca parte civile. Al dibattito, aperto da Francesco Scattarreggia (Società di mutuo soccorso), sono intervenuti: Giuseppe Rugolo (consigliere di minoranza ed ex sindaco), Filippo Foti e Franca Morabito (dirigenti scolastici), Orlando Fazzolari, Domenico Bovalina (vice sindaci di Varapodio e Cittanova), Giuseppe Zampogna, Aristodemo Alvaro, Domenica Gangemi (sindaci di Scido, Giffone, S.Cristina). Presenti in sala anche Antonino Gioffrè e Antonino Bonamico (sindaci di Seminara e Cosoleto), il maresciallo dei Cc Andrea Marino e il parroco don Benedetto Rustico.
 

 
     

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