24 GIUGNO  2006  
 
 
  Oppido/ Rappresentato "Il silenzio che uccide"

 Vincenzo Vaticano

OPPIDO - Cultura della legalità, senso dello Stato, percezione positiva delle istituzioni quali garanti dei diritti dei cittadini e della legalità. Sono stati questi i principi ed i valori che gli allievi del locale liceo scientifico hanno voluto mettere in risalto con il loro spettacolo teatrale di fine anno “Il silenzio che uccide”. Una rappresentazione – messa in scena da un nutrito cast di alunni sotto la regia delle docenti Mariarosaria Russo Stanganelli e Wanda Tripodi – che, per la sua innegabile valenza culturale e sociale, ha fruito del patrocinio della Regione, del Comune di Gioia Tauro e del Comune di Oppido. In un tale contesto, è apparso quasi normale che l’invito alla partecipazione rivolto dal dirigente scolastico Bruno Demasi, sia stato recepito da numerose personalità impegnate nei vari settori della società civile. Da mons. Luciano Bux, vescovo della diocesi Oppido-Palmi al dr. Demetrio Martino, vice prefetto aggiunto di Reggio; da Francesco Rigitano dell’associazione “Libera” all’europarlamentare Umberto Pirilli; da mons. Pino Demasi, vicario generale diocesi Oppido-Palmi al sindaco di Oppido Giuseppe Rugolo ed altri sindaci del comprensorio. Presente, anche, il comandante della locale stazione Cc. Visibilmente soddisfatti, a fine spettacolo, sia le due registe sia gli altri due docenti (Nicodemo Mazzone ed Enrico Garreffa) che hanno dato l’indispensabile supporto all’iniziativa. La prof.ssa Mariarosaria Russo Stamganelli, in particolare, oltre alle continue e suggestive videoclip che hanno caratterizzato la scenografia, ha voluto evidenziare l’originalità e i contenuti della rappresentazione: << I dialoghi si sono svolti in una dimensione a-temporale, l’eternità, in cui hanno interagito eroi del passato (Platone, Foscolo, Leopardi) con quelli di un recente presente (Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rosario Livatino) dominati da una giustizia pronta a condannare il torto, e dalla coscienza dell’uomo, che, investigando il mondo dal di dentro, è costretta a fare i conti con il proprio io, che, con lo sguardo sgomento è “condannato” a vedere anche oltre il pensiero appannato; la coscienza stessa, pertanto, dovrà operare una scelta che, infine, farà trionfare il bene sul male>>. Anche quest’anno, va infine rilevato, on. Pirilli,, ha voluto premiare sei studenti che si sono distinti nell’ambito del progetto “Educazione alla legalità”, con un viaggio premio a Bruxelles, sede del Parlamento europeo, per uno stage di quattro giorni

 

 

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