25 FEBBRAIO 2010  
 
 
 

Varapodio/Commovente funzione ad un anno dalla scomparsa

Ricordato don Antonino Di Masi

Don Antonino Di Masi

 Vincenzo Vaticano


VARAPODIO – Con una celebrazione eucaristica officiata da don Mimmo Caruso, alla presenza di una moltitudine di fedeli e delle autorità cittadine (il sindaco Guglielmo Rositani e il vice sindaco Orlando Fazzolari), è stato ricordato, ad un anno dalla sua morte, l’arciprese don Antonino Di Masi, energico ed instancabile parroco che ha dedicato alla comunità varapodiese oltre 50 anni di attività sacerdotale. Un uomo di profonda cultura - oltre che di chiesa – impegnato in un’incessante attività di studio e ricerca che, con le tante onorificenze e i riconoscimenti ottenuti (tra cui la medaglia d’oro al “Premio Calabria 2000” in Campidoglio) tanto lustro ha dato al paese. In occasione dei suoi funerali, è il caso di ricordare, l’Amministrazione comunale deliberò una giornata di lutto cittadino. Durante l’omelia don Caruso ha ricordato il lungo percorso sacerdotale, l’importante figura di guida spirituale e il prezioso punto di riferimento che don De Masi ha rappresentato per diverse generazioni di fedeli e cittadini. Senza la sua monumentale opera monografica “Varapodio ieri e oggi “ va, peraltro e necessariamente sottolineato, il paese oggi non avrebbe alcuna storia. Solo il suo certosino lavoro di ricerca, anche archeologica, portato fino alle ere più remote, nell’arco di 40 anni di attività, ha squarciato la fitta coltre di nebbia che aveva avvolto le origini e la storia del paese. Famose, anche, le antiche tabacchiere da fiuto, ricavate dalla buccia essiccata del bergamotto, da lui riscoperte e brevettate per dare la possibilità ad alcuni giovani di riunirsi in cooperativa e “inventarsi” un lavoro.
 

 

 
 

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