25 OTTOBRE  2005  
 
 
  Molochio/ Strade interrotte e uliveti flagellati
Nubifragio, al via la conta dei danni

 Vincenzo Vaticano


MOLOCHIO –  All’indomani del violento nubifragio che ha imperversato per diverse ore in quasi tutta la Piana causando gravi disagi e paura, gli amministratori comunali Molochio – sicuramente il centro maggiormente colpito -, hanno cominciato a fare una prima stima e un elenco degli ingenti danni provocati dall’eccezionale evento atmosferico. Un quadro davvero desolante, quello descritto dai tecnici e dagli amministratori dopo la minuziosa ricognizione effettuata su tutto il territorio comunale: le principali strade provinciali (verso Terranova S.M. e verso monte Trepitò) interrotte da frane e col manto stradale divelto dappertutto, molte strade interpoderali completamente distrutte o nella migliore delle ipotesi, interessati da voragini abissali e smottamenti, strade urbane cosparse di detriti, raccolta delle olive seriamente compromessa.  Il sindaco Beniamino Alessio ed il suo vice Francesco Miceli, unitamente agli altri amministratori hanno già lanciato pressanti richieste di aiuto agli organi competenti per l’adozione di interventi (proibitivi per le sole finanze comunali) idonei a risollevare le condizioni di un territorio che già patisce antiche e congenite difficoltà. Per alcune ore il paese è rimasto al buio e completamente isolato in quanto diverse frane e smottamenti hanno impedito, a monte, il transito dei mezzi sia in entrata che in uscita. Numerosi sono stati gli interventi in soccorso delle moltissime persone che, rimaste intrappolate nelle autovetture bloccate dalle “strade in piena”, hanno vissuto momenti di panico fino a quando i militi della locale stazione dei carabinieri - agli ordini del maresciallo Corrado Boiano – sono riusciti, prodigandosi a più riprese e sotto un vero e proprio diluvio, a trasbordarle sulla loro jeep e portarle al sicuro in caserma. Tra queste, moltissimi docenti del locale Istituto comprensivo (incluso il dirigente prof. Francesco Marcianò) rimasti in panne con le loro auto mentre si accingevano a rientrare nelle loro sedi di residenza (Oppido, Taurianova, Reggio Calabria, Varapodio ecc.) dopo un intero pomeriggio passato a scuola per impegni scolastici. Ospitati da colleghi del posto, solo a tarda ora sono ripartiti grazie, anche, all’aiuto prestato dal personale ausiliario della scuola che, in qualche caso, ha dovuto rimettere sulla carreggiata stradale le auto impantanate. Una “esperienza”, c’è da credere, che le persone coinvolte avrebbero sicuramente evitato di provare. Anche i carabinieri della vicina Varapodio (dove, anche se presenti, i danni risultano fortunatamente più contenuti), è il caso di rilevare, hanno partecipato a varie operazioni di soccorso, allertati anch’essi da numerosissime richieste d’intervento.

 

 

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