25 OTTOBRE 2009  
 
 
 


Campionato Promozione

La Mamertresilicese vince in dieci, Capo Vaticano piegato dal dischetto

 Le ultime fasi di gioco sotto i riflettori, al "Pugliese" di Varapodio


 Vincenzo Vaticano


Mamertresilicese     1
Capo Vaticano          0


MARCATORI : 80’ Megna (rig.)

MAMERTRESILICESE: Misale 6,5, Tornatora 6,5, Lazzaro 6,5, Campisi 7, Tedesco 7,5, Milano 6,5, Politano s.v., Serpentino 7, Femia 7 (63’’ Megna 7), Mandatori 6,5 (55’ Papalia 7), Carbone 6,5. Allenatore D’Agostino.

CAPO VATICANO: Bagnato 6, Lombardo 6,5, Luccisano 6, De Vita 6 (69’ Laface 6), De Masi 6,5, Macrillò 6,5, Leveque 7, Loiacono 6 (75’ Benzemir 6), Mandalari 6,5, De Pascali 6,5. Allenatore Stivala.

ARBITRO: Sorrenti di Taurianova.

VARAPODIO – Solo con una prestazione super e con un impegno al limite delle loro possibilità i ragazzi della Mamertresilicese potevano rimediare il risultato pieno in una partita che, cominciata in maniera promettente, si era messa subito in salita (dal 11’ di gioco), a causa dell’espulsione di Politanò, decretata dall’arbitro per un fallo di reazione su un avversario durante un’azione di gioco. Una doccia fredda, comunque, che più che demoralizzare i giallorossi locali li ha resi , invece, determinati nella ricerca di una vittoria essenziale per lasciare i bassifondi della classifica. E a 10 minuti dalla fine, dopo continui e reiterati tentativi per sbloccare il risultato - ai quali gli ospiti hanno opposto veloci e pericolosi contropiedi - la vittoria della Mamertresilicese si è concretizzata grazie ad un calcio di rigore concesso per l’atterramento in area di Papalia e realizzato, con freddezza, da Megna. A dire il vero, gli uomini di mr. D’Agostino un gol lo avevamo realizzato già nel primo tempo: al 31’, infatti, su uno spiovente in area Femia, anticipando in maniera netta e senza contatto il portire ospite, aveva messo in rete il pallone tra l’esultanza dei tifosi. L’arbitro, però, ha ritenuto di non dover convalidare il gol ravvisando, presumibilmente, una carica al portiere. Una decisione che ha generato l’unanime e vibrata protesta di tifosi, tecnici e giocatori oppidesi. Da rilevare che il preludio al gol realizzato su rigore, si era avuto qualche minuto prima allorquando Megna, su punizione dal vertice sinistro dell’area, aveva scagliato un pallone che, dopo aver carambolato tra traversa e portiere, era stato respinto dai difensori del Capo Vaticano. Negli ultimi minuti di gioco (con i riflettori accesi, causa il brutto tempo e l’inizio ritardato della partita) la squadra ospite si è riversata nella metà campo avversaria alla ricerca del gol del pareggio che però non è arrivato. In questo frangente hanno reclamato un calcio di rigore per un atterramento in area sul quale l’arbitro ha sorvolato.

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