26 MARZO  2005  
 
  Oppido/ Torna alla normalità l'ala di medicina del nosocomio
Otto nuovi posti letto

 Vincenzo Vaticano


OPPIDO MAMERTINA –  E’ stata riattivata e restituita alla normale attività sanitaria l’ala di medicina del locale nosocomio, la cui temporanea chiusura (nel 1998) aveva comportato una drastica ed insostenibile riduzione dei posti letto esistenti, al tempo, nel reparto. In virtù del completamento dei lavori di risanamento – fanno sapere dal Comune - otto nuovi posti letto più una sala soggiorno per i degenti sono stati rimessi a disposizione della utenza, non solo della comunità oppidese, ma di tutti i residenti nella Piana. << Dopo anni e anni in cui abbiamo assistito solo a chiusure e a disattivazioni – comunicano con evidente soddisfazione il sindaco Giuseppe Rugolo e il consigliere delegato alla sanità Rosario Palumbo -, questa riapertura è finalmente un segnale positivo che ci auguriamo rappresenti il primo di una serie che porterà al rilancio del nostro ospedale così importante per la nostra comunità>>. Ed aggiungono << Questa Amministrazione ha, dall’inizio del suo mandato, impegnato grandi energie per la sua difesa, e pur disponendo di scarse risorse economiche, ha inteso privilegiare quella che considera una delle priorità assolute rispetto alle tante e pure importanti esigenze del nostro comune>>. Grande rilievo, va rilevato, è stato dato “all’avvenimento” sia dagli amministratori comunali che dagli operatori sanitari perché, secondo loro, ciò denota un’inversione di tendenza della politica di prevaricazione che finora è stata adottata nei confronti dell’ospedale. E’ anche perché, sottolineano gli amministratori locali, << Ci sono impegni ben precisi che il direttore generale dell’Asl n.10 ha oggi assunto nei confronti di questa amministrazione e degli operatori del nostro stabilimento ospedaliero: l’avvio delle procedure per l’assunzione di due unità mediche di area chirurgica; l’apertura a breve delle nuove sale operatorie; la riattivazione di almeno quattro posti di ginecologia.>>. Quello di oggi, viene infine detto, è un momento positivo che spinge a ben sperare per il futuro, poiché altre e più impegnative lotte necessitano per la effettiva realizzazione del Piano sanitario regionale. Che, è il caso di rilevare, annovera il nosocomio di Oppido tra i pochi ospedali montani della regione. Con tutte ( e non sono poche) le prerogative e le salvaguardie che tale status comporta.

 

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