26 AGOSTO  2006  
 
 
  Oppido/ Occupato il municipio: <<Contro i soprusi dell'Asl 10>>
Il municipio di Oppido presidiato dai carabinieri
Vincenzo Vaticano

OPPIDO -Dopo le molte iniziative intraprese da rappresentanti politici, sindacali ed istituzionali per evidenziare e richiedere la soluzione dei sempre più evidenti problemi che interessano l'ospedale, un ulteriore e clamoroso gesto di protesta è stato messo in atto dai cittadini con l'occupazione del palazzo comunale. Un'azione che i manifestanti, costituitisi spontaneamente in assemblea popolare permanente, hanno intenzione di portare avanti «fino alla revoca degli atti dell'Asl n.10 emessi in violazione della legge regionale, la cui applicazione mette in serio pericolo la salute dei cittadini del territorio montano». Il comitato evidenzia che la sua azione di lotta è assolutamente estranea e indifferente al confronto politico-amministrativo tra la maggioranza e l'opposizione in consiglio comunale. «Stanchi delle illegalità e dei soprusi perpetrati dalla dirigenza dell'Asl 10 di Palmi – scrive il comitato – intraprenderemo ogni civile e libera iniziativa a tutela della salute, affinché nel prossimo piano sanitario regionale, al presidio di Oppido venga mantenuta la sua naturale qualificazione di ospedale di montagna. Riterremo, quindi, responsabili dei disservizi creati dal protrarsi dell'applicazione degli atti aziendali, la dirigenza dell'Asl 10 di Palmi».

Queste le argomentazioni del comitato: è ancora vigente la legge regionale n.11/2004 con la quale è stato approvato il Piano sanitario regionale per il triennio 2004-2006; tale Piano ha previsto che il presidio di Oppido debba svolgere per la sua specificità, per le caratteristiche orografiche e demografiche del territorio in cui insiste, oltre alle funzioni proprie, anche le attività di degenza previste per i presidi di base per acuti e le attività di degenza specialistica esistente; i recenti atti della dirigenza dell'Asl 10 di Palmi contrastano con la legge regionale e sono illegittimi e dannosi per la salute pubblica.
Il sindaco Giuseppe Rugolo ricorda, tra l'altro, che in sede di conferenza dei sindaci, aveva vivamente manifestato l'esigenza che l'atto aziendale si muovesse nel quadro delle legge n.11/2004 che riconosce all'ospedale di Oppido lo status di "ospedale montano" e, astenendosi dal voto sulla decisione aziendale che prevede la conversione dei pronto soccorso di Oppido, Palmi e Taurianova in punti di primo intervento, aveva protestato contro la scarsa considerazione verso i sindaci stessi, chiamati ad esprimere un parere su un atto già definito e inviato all'assessorato regionale alla Sanità. «Da voci circolate con insistenza – fa sapere Rugolo – sembra sia stata sospesa la conversione del pronto soccorso di Palmi in punto di primo intervento, creando nuove disparità e dimenticando ancora una volta le popolazioni montane e pedemontane. Il presunto provvedimento emanato dalla direzione sanitaria, va oltre ed aggrava una situazione già inaccettabile».

 

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